Ecco come esportiamo la cultura italiana nel mondo, dalla scuola di Zurigo ad Addis Abeba, Barcellona e Istanbul

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Il Sistema della Formazione Italiana nel mondo è, senza dubbio alcuno, una risorsa per la valorizzazione della lingua e della cultura della nostra nazione all’estero. Le istituzioni scolastiche italiane nel mondo sono un volano di modelli, progetti e piani che vengono concretizzati in collegamento con le rappresentanze diplomatico-consolari, in quello che è, possiamo definirlo così, il quadro degli obiettivi comuni di politica estera fissati dall’Italia.

Il Sistema della Formazione Italiana nel Mondo comprende scuole statali, scuole paritarie, ma anche delle apposite sezioni italiane accanto a scuole straniere. Infine, abbiamo da considerare anche i lettorati e i tantissimi corsi di lingua e cultura italiana. La rete delle scuole italiane all’estero interessa l’intero ciclo della formazione, dunque, la scuola per l’infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di primo e di secondo grado. La sua articolazione, ad oggi, riguarda:

  • 8 istituti scolastici statali omnicomprensivi con sede ad Addis Abeba, Asmara (temporaneamente chiuso), Atene, Barcellona, Istanbul, Madrid, Parigi, Zurigo.
  • 45 scuole italiane paritarie, presenti in tutti i continenti;
  • 1 scuola non paritaria a Smirne;
  • le sezioni italiane presso scuole straniere, bilingui o internazionali e presso le scuole europee a Bruxelles, Francoforte, Lussemburgo, Monaco di Baviera, Varese.

Iniziative per la lingua e la cultura italiana all’estero

Questa rete, fittissima, è altresì affiancata da numerose iniziative per la lingua e la cultura italiana all’estero. Tra queste iniziative ricordiamo i corsi predisposti da Enti promotori e attività didattiche dirette da personale docente ministeriale e, come dicevamo più sopra, i lettorati d’italiano nelle Università straniere. A seguire alcune delle principali istituzioni scolastiche italiano all’estero.

La scuola di Zurigo

Il Decreto Interministeriale 2997 del 2010 ha stabilito che, a cominciare dall’anno scolastico 2009/2010, la Scuola dell’Infanzia di Zurigo, già parte del Polo Scolastico Italo-Svizzero, è aggiunta in una sola struttura funzionale alla Scuola Primaria Statale “Casa d’Italia” di Zurigo. Adesso, le Scuole del Polo scelgono una didattica bilingue e biculturale, che assicura l’adempimento dell’obbligo scolastico in base alla normativa sia italiana sia elvetica, e emettono titoli di studio che permettono l’accesso alle Istituzioni Scolastiche e Università italiane, svizzere e, comunque, generalmente, europee. Il Polo Scolastico ha conseguito il riconoscimento da parte della Bildungsdirektion (Dipartimento dell’Istruzione) del Cantone di Zurigo; questo riconoscimento permette di funzionare nel territorio elvetico con pari dignità riguardo alle scuole pubbliche.

La Scuola statale italiana di Addis Abeba

La Scuola statale italiana di Addis Abeba ha avviato la sua attività nel lontano 1954 per assicurare l’istruzione all’allora nutrita comunità italiana presente nella capitale etiopica, ed è stata riconosciuta dal MAE già dal 1956. Il funzionamento della Scuola è disciplinato dall’Accordo di cooperazione culturale fra il governo della Repubblica Italiana e il Governo Imperiale Etiopico, redatto il 5 aprile del 1973, che è stato rafforzato dal nuovo governo della Repubblica Democratica dello Stato etiope l’8 aprile del 1997. A tale atto ha fatto seguito il Programma esecutivo di collaborazione culturale tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Federale d’Etiopia per gli anni 2015-2019, firmato il 14 gennaio 2015.

L’Accordo Culturale tra Italia e Spagna: le scuole di Barcellona e Madrid

L’Accordo Culturale tra Italia e Spagna è stato siglato a Roma l’11 agosto del 1955. L’Accordo è l’atto con cui prende avvio l’identificazione formale da parte della Spagna delle due Scuole statali italiane già da tempo presenti in territorio iberico, quella di Madrid e quella di Barcellona. L’articolo 2 dell’Accordo prevede, infatti, che i Paesi stipulanti determineranno “ogni facilitazione al mantenimento e funzionamento delle istituzioni scolastiche dell’altra Parte…attualmente esistenti o da creare eventualmente in futuro previa intesa e su base di reciprocità”. Nel processo verbale allegato alle Note del 20 marzo 1958, si legge che “da parte spagnola si è disposto il riconoscimento delle Scuole di Barcellona e Madrid o di qualsiasi altra si creasse in futuro, sempre che ci si attenga alle condizioni stabilite dalle norme locali”. Dal punto di vista giuridico, le due Scuole statali italiane presenti su territorio iberico sono ritenute, però, istituzioni scolastiche di natura privatistica.

La scuola statale italiana di Istanbul

Le origini della Scuola statale italiana di Istanbul si collocano nel lontano 1861. È questo l’anno nel quale venne aperta una scuola serale per la comunità italiana. Successivamente fu aperta una scuola dell’Infanzia (allora materna) e una scuola Primaria (prima denominata elementare). Infine, la “Società Operaia di Mutuo Soccorso per l’Assistenza ai vecchi ed agli ammalati” permise l’apertura della “Regia scuola elementare e media”, che avvio la sua attività didattica nel 1885. Questa scuola, aperta a cittadini italiani e turchi, fu ufficialmente riconosciuta nel 1888. Per questa ragione è il 1888 l’anno ufficiale di fondazione della prima Scuola statale italiana nella città di Istanbul. Nel 1923, dopo il Trattato di Losanna e la proclamazione della Repubblica Turca, le scuole straniere operanti in Turchia in data anteriore al 30 ottobre del 1914 vennero riconosciute, con piena eguaglianza con le istituzioni scolastiche turche.

L’Accordo culturale tra l’Italia e la Francia e la scuola di Parigi

L’Accordo Culturale tra l’Italia e la Francia, firmato a Parigi il 4 novembre del 1949, continua l’opera di accostamento tra le parti nel settore culturale e accademico. In particolare, l’articolo 2 prevede che i Paesi firmatari l’Accordo si obbligano ad “accordare ogni facilitazione agli Istituti d’istruzione secondaria francesi e italiani” (Liceo Chateaubriand a Roma e Liceo Leonardo da Vinci a Parigi).

L’Accordo culturale tra l’Italia e la Repubblica Ellenica

L’Accordo Culturale tra l’Italia e la Repubblica Ellenica, sottoscritto ad Atene l’11 settembre del 1954, stabilisce un utile periodo di cooperazione con le Autorità greche, principalmente nel settore educativo e culturale. Nel 1956, in seguito all’autorizzazione delle Autorità greche e italiane, la scuola viene istituita, in prima battuta, come privata, indirizzata a studenti greci e italiani. Con la Legge 19 febbraio del 1957, la numero 119 viene ratificato l’Accordo culturale che, all’articolo 2, sancisce in maniera precipua la “piena ed intera esecuzione è data all’Accordo di cui all’articolo precedente, a decorrere dalla sua entrata in vigore, conformemente al disposto dell’art. 20 dell’Accordo stesso”. Con successivo e importante atto del Ministero della Cultura ellenico del 17 giugno del 1982, si definisce che la Scuola Italiana fa parte nello Stato delle Persone Straniere Giuridiche senza fini di lucro e si consegue l’autorizzazione a operare. La Legge 4186/GU A 193 del 17.09.2013 riconosce la Scuola Italiana di Atene come Scuola Straniera al numero 4 dell’elenco ed è consegnato il permesso per la costituzione e il successivo funzionamento. L’ultimo Accordo internazionale che dà atto dell’attività della Scuola, declinata in forma positiva e di particolare apprezzamento, è quello relativo al Programma Esecutivo di Cooperazione Culturale e nel Settore dell’Educazione tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Ellenica per gli anni 2017-2019, in cui la Scuola Statale Italiana viene richiamata al paragrafo III, rubricato “Promozione e diffusione della lingua italiana e della lingua greca”, in termini di soddisfazione per il lavoro svolto.

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