di Guido De Carolis
L’accordo di massima è stato trovato: 6 milioni a stagione più bonus per 4 anni. Le firme arriveranno in estate. Per pagarlo il club nerazzurro dovrà avviare una politica di rescissioni e cessioni. Il nodo Lautaro, primo indiziato ad andarsene, e quello degli altri attaccanti in rosa
Il matrimonio tra l’Inter e Paulo Dybala si farà. L’attaccante argentino è il primo obiettivo di mercato dei nerazzurri, un campione cui l’a.d. Beppe Marotta tiene molto. Il legame tra i due è di vecchia data e i contatti tra il club e l’entourage della Joya sono costanti. L’accordo di massima è stato trovato: 6 milioni a stagione più bonus e contratto di 4 anni, fino al 2026, in linea con gli stipendi degli altri big, Brozovic, Barella, Lautaro, Calhanoglu. Mancano le firme e arriveranno in estate. Se già a giugno è da vedere, perché l’ingresso di Dybala può spingere verso l’addio di Lautaro che pure ha da poco rinnovato il contratto.
Battuta la concorrenza estera
I dubbi sulle condizioni fisiche del giocatore sono stati fugati, Dybala sta bene. Il via libera all’operazione c’è da qualche mese, da quando la Juventus ha deciso di non prolungare il contratto con l’attaccante. C’erano altre squadre europee interessate all’argentino, Manchester United e Atletico Madrid su tutte, ma si è trattato più di sondaggi che di reali offerte. L’Inter lo ha convinto e il calciatore ha detto sì alla proposta nerazzurra. Indirettamente la conferma è arrivata dalla compagna, Oriana Sabatini: «Paulo resterà in Europa».
L’operazione in dettaglio
Assicurarsi Dybala significa coprirsi in attacco e avere una soluzione in più. L’Inter però ha da tempo intrapreso la strada dell’equilibrio finanziario, tradotto significa abbassare il monte ingaggi dagli attuali 160 milioni lordi al massimo a 130. Per poterlo fare bisognerà passare inevitabilmente da cessioni e rescissioni di contratti. Va in scadenza Vecino (4,6 milioni lordi) e non sarà rinnovato. Addio pure a Vidal (8,5 milioni lordi) e Sanchez (9,1 milioni lordi), per entrambi potrebbe esserci una buonuscita. Via anche giocatori più esperti come Kolarov (2,7 milioni) e Ranocchia (3,3). Chiaro che alcuni andranno sostituiti e poi bisognerà studiare la situazione di Perisic, ma lì l’Inter si è portata avanti con l’acquisto di Gosens. I risparmi arriveranno dagli addii e da altre cessioni, perché l’Inter ha necessità di chiudere il mercato in attivo di almeno 50-60 milioni per finanziare la prossima stagione.
Il domino degli attaccanti
Con l’arrivo di Dybala è scontata la partenza di Sanchez, tecnicamente avere tre seconde punte (Dybala, Sanchez, Correa) non ha molto senso. Come detto però il club ha bisogno di fare cassa e Lautaro è l’indiziato numero uno. Il Toro compirà 25 anni a fine agosto, è il centravanti della Nazionale argentina, ha estimatori in giro per l’Europa e in estate saranno molte le punte che cambieranno maglia. Si dovranno prima accasare big come Haaland e Mbappé, il domino deciderà la destinazione di Lautaro, acquistato quattro anni fa per meno di 25 milioni e ormai quasi del tutto ammortizzato dall’Inter, intenzionata a cederlo per una cifra tra 60 e 70 milioni. La plusvalenza sarebbe notevole (circa 60 milioni): la candidata numero uno è l’Atletico Madrid, ma la Premier lo tiene d’occhio con Manchester United, Tottenham e Arsenal alla finestra. L’attaccante però preferirebbe la Spagna.
I sostituti
L’arrivo di Dybala, la permanenza di Correa e Dzeko, e le partenze di Sanchez e Lautaro, obbligheranno l’Inter ad assicurarsi un vice Dzeko. Resta sullo sfondo il possibile ritorno di Lukaku, difficile non impensabile. L’operazione per riportare il belga a Milano però è complessa e dipende molto dalla nuova proprietà del Chelsea e pure dalle mosse delle big europee, il Psg se perderà Mbappé avrà bisogno di un centravanti. I nerazzurri possono riprendersi il centravanti solo in prestito, magari pagando una quota minima, il giocatore dovrà comunque venire incontro al club tagliandosi l’ingaggio dagli attuali 12 milioni a non più di 9. E qui si torna al monte ingaggi che si alzerebbe di nuovo. L’altra opzione su cui sta lavorando il club è un colpo a parametro zero o quasi, come fu per Dzeko (costato appena 1,8 milioni di premio alla Roma) la passata stagione. Di giocatori in scadenza in giro per l’Europa e in Italia ce ne sono (nella lista c’è pure Suarez): facile pensare si possa virare su uno di questi.
Le altre strade: Scamacca e Pinamonti
Non è da escludere l’acquisto di Scamacca del Sassuolo, valutato circa 30-35 milioni. Una punta giovane e italiana, preferita da Marotta. Investire su un attaccante fresco non è semplice e potrebbe portare a un’altra cessione eccellente. Qui l’Inter deve decidere la strada da intraprendere, se rinnovarsi in modo profondo o conservare l’attuale rosa. L’operazione Scamacca però potrebbe essere finanziata dalla cessione di Pinamonti . Il centravanti di proprietà dell’Inter ha fatto benissimo a Empoli, ha segnato 12 gol uno meno di Scamacca. Sono dello stesso anno (classe 1999) e i nerazzurri non ritengono che le valutazioni dei due siano troppo differenti. Scamacca sarebbe più funzionale al gioco di Inzaghi, Pinamonti ha estimatori anche all’estero. Insomma l’acquisto di Dybala avvierà un inevitabile domino delle punte.
4 maggio 2022 (modifica il 4 maggio 2022 | 13:34)
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, 2022-05-04 11:34:00, L’accordo di massima è stato trovato: 6 milioni a stagione più bonus per 4 anni. Le firme arriveranno in estate. Per pagarlo il club nerazzurro dovrà avviare una politica di rescissioni e cessioni. Il nodo Lautaro, primo indiziato ad andarsene, e quello degli altri attaccanti in rosa , Guido De Carolis