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Draghi a Napoli, Manfredi: «Con la firma del Patto evitiamo il dissesto della città»

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la giornata Mezzogiorno, 29 marzo 2022 – 07:34 Oggi il premier al Maschio Angioino. Sancirà l’accordo che permette di salvare il Comune. Poi la visita alla Sanità di Paolo Cuozzo «Sarà una bella giornata per Napoli e la firma del Patto è un passo molto importante che ci consente di mettere in sicurezza il bilancio e di evitare il dissesto che avrebbe comportato la svendita del patrimonio e la privatizzazione delle partecipate». È soddisfatto Gaetano Manfredi alla vigilia della visita del presidente del Consiglio, Mario Draghi, per la firma dell’accordo che consentirà al Comune di fruire del sostegno economico previsto nella Finanziaria per i capoluoghi di Città metropolitana «in gravi difficoltà economiche e finanziarie». Aveva, l’ex rettore, subordinato al Patto la sua candidatura, minacciando di dimettersi se «entro fine anno» — parliamo del 2021 — il governo non avesse mantenuto gli impegni. Invece il Patto e arrivato e oggi si firma. Una firma che vale 1,23 miliardi in 21 anni con i quali «riusciamo a mantenere le partecipate pubbliche, a procedere a una valorizzazione del patrimonio nell’interesse dei cittadini e soprattutto a fare in modo che si possa partire con una nuova stagione di rilancio e di investimento per migliorare le condizioni economiche e la qualità della vita dei napoletani». Gli incontriIl presidente del Consiglio è atteso alle 11 al Maschio Angioino. All’evento interverranno oltre al sindaco Manfredi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, e il presidente del Consiglio comunale, Enza Amato. Le conclusioni saranno affidate al premier. Imponente il servizio d’ordine con la zona circostante il Maschio angioino praticamente blindata. Un’ora dopo, a mezzogiorno, Draghi incontrerà i profughi ucraini accolti in queste settimane dai volontari della Fondazione di Comunità San Gennaro alla Basilica Santa Maria della Sanità. Saranno presenti il Vescovo Ausiliare di Napoli, il Console Ucraino Kavalenko Maksym e Padre Antonio Loffredo. A seguire il premier visiterà le catacombe di San Gaudioso gestite dalla Cooperativa sociale La Paranza. Le cifrePer il Patto, come detto, lo Stato verserà nelle casse comunale circa 1 miliardo e 230 milioni di euro spalmati in 21 anni. Contemporaneamente il Comune dovrà recuperare un quarto della somma ricevuta attraverso azioni proprie. Tra queste sono state al momento individuate: l’incremento dell’addizionale Irpef dello 0,1 per cento nel 2023 e di un ulteriore 0,1 per cento nel 2024. Aumento che toccherà i redditi superiori ai 12 mila euro; la valorizzazione del patrimonio immobiliare grazie anche alla collaborazione di Invimit (Investimenti Immobiliari Italiani Sgr Spa); la riorganizzazione e razionalizzazione delle società partecipate; la riorganizzazione della macchina comunale; l’aumento della tasse aeroportuali. Accanto a ciò, l’amministrazione punta sulla lotta all’evasione e lavora per la gara sulla riscossione da affidare all’esterno. Ad oggi il Comune vanta verso i cittadini 2 miliardi di euro di crediti per multe e tasse non pagate. Un’enormità. Per questo a palazzo San Giacomo parlano apertamente di lotta senza quartiere all’evasione. «Sostegno importante»«Per noi il sostegno del Governo è molto importante perché significa rimettere Napoli al centro della politica nazionale ed europea. L’Italia ha grande bisogno di Napoli e viceversa e la venuta di Draghi domani è anche un segno di rinnovata centralità della nostra città nello scenario politico nazionale», ha spiegato Manfredi. «Napoli è una città con luci e ombre — ha aggiunto — con problemi legati alle difficoltà di questi ultimi anni, che ha grandi divari e sofferenze ma ha anche straordinarie potenzialità, ha grande energia e creatività e grazie anche alle risorse del Pnrr e ad altri fondi che stiamo intercettando stiamo mettendo in capo un grande progetto». Ed ancora: «Abbiamo già fissato entro fine anno due passaggi fondamentali: l’inizio del percorso di valorizzazione del patrimonio edilizio e la riorganizzazione della struttura comunale con il nuovo piano di assunzioni e sicuramente ci consentirà di rimettere in ordine le finanze comunali e avere finalmente un Comune anche dal punto di vista amministrativo più efficiente». La scommessa è di quelle importanti. Resta da vedere se la città reggerà al peso di una stretta fiscale non da poco. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 29 marzo 2022 | 07:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-03-29 07:51:00, Oggi il premier al Maschio Angioino. Sancirà l’accordo che permette di salvare il Comune. Poi la visita alla Sanità,

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