Docente tutor e orientatore: quando si conoscerà il compenso, incarico in due scuole, punteggio aggiuntivo, orario di servizio. LE FAQ

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Docente tutor e orientatore: come organizzare il lavoro? è possibile cumulare il compenso con altri ruoli all’interno della scuola? in quale orario si potranno svolgere le attività? Abbiamo posto alcune domande a Stefano Cavallini, consulente Anief.

La formazione di 20 ore proposta da INDIRE ha riguardato anche il biennio della secondaria di secondo grado. Perché?

Il decreto del Ministro dell’istruzione e del merito n. 328 del 22 dicembre 2022 concernente l’adozione delle Linee guida per l’orientamento, relative alla riforma 1.4 “Riforma
del sistema di orientamento”, nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nella sua globalità, indica la direzione che la scuola
italiana dovrà seguire nei prossimi anni. Si concentra prevalentemente sull’orientamento nelle scuole secondarie. Nell’anno scolastico 2023/24, così come indicato nel decreto n. 63 del 5 aprile 2023 e nella circolare esplicativa n. 958 del 5 aprile 2023, i fondi stanziati sono solo per le classi terze, quarte e quinte attive nelle istituzioni scolastiche secondarie di II grado.

Prevediamo che a partire dall’anno scolastico 2024/25 si attuerà la riforma dell’orientamento anche per le classi del primo biennio delle superiori e della secondaria di primo grado. Il ministero nel suo corso ha incluso anche quelle classi che saranno comunque interessate dalla riforma anche perché nel corso non c’è nessun riferimento specifico al biennio o al triennio.

Quando si conoscerà il compenso per coloro che accettano la nomina di docente tutor/orientatore?

Per l’anno 2023/24 le risorse finanziarie assegnate alle scuole per remunerare i docenti che svolgono la funzione di tutor e orientatore saranno oggetto di contrattazione di istituto ai sensi del decreto n. 63 del 5 aprile 2023. La libertà negoziale in ogni singolo istituto però avrà come vincolo un compenso compreso tra un valore minimo pari a 2.850 euro lordo Stato e un valore massimo pari a 4.750 euro lordo Stato per i docenti tutor e un compenso compreso tra un valore minimo pari a 1.500 euro lordo Stato
e un valore massimo pari a 2.000 euro lordo Stato per il docente orientatore. Il compenso finale si saprà all’atto della firma definitiva del contratto integrativo di istituto.

Un docente con cattedra oraria esterna può ricoprire il ruolo di docente tutor/orientatore su più scuole?

Non vi è nessuna normativa che impedisce ciò. Ovviamente in tale scelta e possibilità bisogna tener presente il carico di lavoro raddoppiato per il docente tutor e orientatore e soprattutto l’organizzazione dei moduli annuali raddoppiati con tutto quello che comporta. In altre parole si può parlare di opportunità in questo caso.

Può un docente di sole classi del biennio iniziale della secondaria di secondo grado essere nominato docente tutor/orientatore per quest’anno?

Allo stato attuale nessuna normativa impedisce ad un docente di soli classi del primo biennio di poter assurgere al ruolo di docente tutor/orientatore. Alcune limitazioni potrebbero essere inserite nella delibera degli organi collegiali competenti che ha individuato i criteri per la nomina dei docenti tutor/orientatore.

Quali sono le novità previste nell’ipotesi di CCNL 2019-21 per il docente tutor/orientatore?

L’unico riferimento a tali figure inserito nell’ipotesi di CCNL 2019/21 sottoscritto il 14 luglio 2023 e in attesa della firma definitiva è all’art. 30 c.4 lettera c), punto c11) che recita:
“Sono oggetto di contrattazione integrativa:
…..
c) a livello di istituzione scolastica ed educativa:
…..
c11) i criteri di utilizzo delle risorse finanziarie e la determinazione della misura dei compensi di cui al decreto del MIM n. 63 del 5 aprile 2023.” In altre parole viene specificato che l’ammontare dei compensi del docente tutor/orientatore è di pertinenza del tavolo di contrattazione di istituto con i vincoli detti nella Faq precedente.

I docenti tutor/orientatore avranno un punteggio aggiuntivo per la mobilità e nelle graduatorie interne di istituto? Potranno utilizzare tale punteggio aggiuntivo già nel 2024/25?

lI Ministero dell’Istruzione e del Merito ha predisposto il 21 aprile 2023 una direttiva relativa alla previsione di un punteggio aggiuntivo per i docenti che svolgeranno la
funzione di tutor/orientatore. Però la tabella di valutazione dei titoli e servizi della graduatoria interna d’istituto e per la mobilità è disciplinata dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) concernente la mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. Il CCNI attualmente valido è per il triennio scolastico 22/23, 23/24 e 24/25. Allo stato attuale, a meno di una integrazione al CCNI in vigore da parte del tavolo di contrattazione nazionale, per l’anno scolastico 2023/24 non sarà possibile inserire nessun punteggio aggiuntivo.

Il ruolo del docente tutor e orientatore

Il docente orientatore dovrà occuparsi anche della progettazione delle 30 ore di potenziamento formativo per le classi del biennio?

Ricordiamo che secondo le linee guida, le 30 ore di potenziamento formativo posso essere anche extra curricolari per le classi prime e seconde; curriculari per le classi terze, quarte e quinte.

Tali ore non devono essere intese come il contenitore di una nuova disciplina o di una nuova attività educativa aggiuntiva e separata dalle altre. Sono invece uno strumento
essenziale per aiutare gli studenti a fare sintesi unitaria, riflessiva e interdisciplinare della loro esperienza scolastica e formativa. Le 30 ore possono essere gestite in modo flessibile nel rispetto dell’autonomia scolastica e non devono essere necessariamente ripartite in ore settimanali prestabilite, ma distribuite secondo un calendario progettato e condiviso tra studenti e docenti coinvolti nel complessivo quadro organizzativo di scuola, tra cui il docente orientatore e il docente tutor. Pertanto nello specifico, la figura tutor per la progettazione dei moduli di orientamento formativo dovrà confrontarsi con tutti i docenti coinvolti nel complessivo quadro organizzativo della scuola tra cui l’orientatore tenendo presente la specificità di tale figura come indicato nel punto 10.2 delle linee guida.

La figura del docente tutor sostituisce quella del docente tutor per il PCTO?

Assolutamente no. Per la migliore efficacia dei percorsi orientativi, i moduli curriculari di orientamento formativo nelle classi terze, quarte e quinte sono integrati con i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) pertanto le due figure di tutor continuano ad essere distinte. Si auspica ovviamente un grado elevato di collaborazione tra esse.

Qualora i due ruoli di tutor/orientatore e tutor del PCTO dovessero spettare ad uno stesso docente, i due compensi si possono cumulare?

In linea di massima non ci sono motivi ostativi a tale cumulo.

Il docente tutor coordina un gruppo di circa 30 – 50 studenti. Se il numero dovesse scendere nel corso dell’anno scolastico per abbandono scolastico o
altro, il compenso subirà una decurtazione?

Se tale decurtazione fosse prevista deve essere indicata nella contrattazione di istituto. Come detto, infatti, i compensi, e quindi eventuali casi di decurtazione di compensi, devono essere indicati nella contrattazione di istituto.

Negli istituti professionali l’e-portfolio sostituisce il PFI?

Il decreto legislativo 61/2017 che riforma gli istituti professionali, introduce un nuovo strumento per aiutare lo studente al raggiungimento del successo formativo: il
progetto formativo individuale, più comunemente conosciuto come PFI.

La norma prevede che questo progetto sia redatto dal consiglio di classe, nella persona di un tutor individuato nello stesso, in collaborazione con lo studente e la famiglia e
venga validato sempre dal consiglio di classe entro il 31 gennaio e di anno in anno aggiornato, entro la stessa data.

Nei professionali il tutor del PFI deve essere da supporto e consulenza dell’alunno nella predisposizione del PFI che viene cogestito dal docente dalla famiglia e dall’alunno e il suo arco di riferimento temporale è il primo biennio. Nel triennio il PFI si raccorda con il curriculum dello studente diventando una specie di portfolio che sarà allegato al diploma. Il PFI documenta il percorso formativo, illustra le competenze specifiche e raccoglie le esperienze del PCTO.

In tal caso ci saranno molte parti del PFI, se non l’intero documento, che dovrà essere incluso nell’eportfolio, ma i due percorsi devono comunque considerarsi distinti anche se complementari. In aiuto anche una faq ministeriale che alla domanda

13 “Il ruolo del docente tutor è sovrapponibile ad altre figure già presenti nella Scuola? (ad es. il tutor degli Istituti professionali)” risponde che “In particolare, l’ordinamento dell’istruzione professionale prevede già una figura di tutor che potrà coincidere con quella prevista dalle suddette Linee guida.” ma non specifica che i due documenti non continuino ad essere distinti.

Il docente tutor può incontrare gli alunni per la compilazione dell’e-portfolio durante le ore curricolari? Tutto ciò non sarà a discapito delle normali attività?

Il contenuto di ciascun modulo di orientamento di almeno 30 ore è costituito dagli apprendimenti personalizzati, evidenziati dalla compilazione, in forma sintetica e nel dialogo con ogni studente, di un portfolio digitale. Sarà cura dell’organizzazione dei moduli annuali prevedere la compilazione dell’e-portfolio durante le ore del modulo di orientamento formativo o meno che ricordiamo essere ore curricolari e in alcuni casi extracurricolari. Infine, come riportato nelle linee guida, le 30 ore di potenziamento formativo devono essere distribuite secondo un calendario progettato e condiviso tra studenti e docenti coinvolti nel complessivo quadro organizzativo di scuola.

Il Ministro ha affermato che verranno coinvolti altri docenti per il recupero degli apprendimenti. Quali materie verranno coinvolte, a partire da quando e quale sarà il compenso?

Su questo non possiamo dare risposte definitive ma solo basarci su quanto asserito in varie occasioni dal Ministro del MIM. In più occasioni  ha parlato di italiano matematica inglese come materie coinvolte con stanziamenti di 5000 euro lordi annui.

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