Disposizioni organizzative e norme di vita scolastica degli studenti: le assemblee di classe e distituto e il docente referente alla Partecipazione studentesca: in allegato un format di regolamento specifico

Torniamo sul tema delle disposizioni organizzative e sulle norme di vita scolastica degli studenti con riferimento, stavolta, alle assemblee di istituto e di classe. Non che sia un tema nuovo ma rinnovato deve essere l’approccio educativo e formativo alle stesse ad inizio di questo nuovo anno scolastico. Di cosa stiamo parlando in effetti? Della gestione democratica della scuola e della compartecipazione alla gestione dei processi organizzativi e gestionali. Regole e normativa vanno rispettate senza se e senza ma e, principalmente ritenendo questi momenti di alto valore civico e non assoggettabili a questioni che attengono elementi non altrimenti qualificabili. La democrazia è il modo migliore per rispondere alle sfide della nostra società. Ci sono alternative migliori? No, assolutamente. Sarebbe utile e necessario educare le nuove generazioni alla gestione della democrazia a scuola. Democrazia è anche corresponsabilità. La controversia su questo problema è stata con noi dai tempi antichi fino ad oggi. Ciò che vale per la società, vale anche per le scuole. Se sosteniamo una leadership scolastica democratica, è necessario considerare le alternative e costruire i processi di gestione. Ecco perché sono necessari regolamenti affidabili e, principalmente, percorsi di gestione democratica della scuola e dei processi gestionali.

Esempi di gestione delle assemblee di istituto?

Non esistono format specifici a cui uniformarsi. Esistono buone pratiche e buone prassi. Inutile ribadire che gli studenti possono richiedere la convocazione di Assemblee d’Istituto in misura non superiore a una al mese. Quello per intenderci dedicato a una serie di attività propedeutiche alla conclusione dell’anno scolastico. Alle assemblee di istituto svolte durante l’orario delle lezioni può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno.

Riferimenti normativi

  • Decreto del Presidente della Repubblica n. 416 del 1974
  • Decreto legislativo n. 297/1994, artt. 12, 13, 14
  • Circolare ministeriale 312/1979, par. I.

Cosa prevede la norma

Il diritto soggettivo degli studenti di riunirsi in assemblea è stato introdotto dall’art.43 del D.P.R. n.416/74. Tale diritto è stato riconosciuto anche nel D.P.R. n.297/94 “Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado” che, in materia, agli artt.12,13 e 14, ha riproposto letteralmente le medesime norme contenute nel precedente decreto agli artt.42,43 e 44.

Art. 12 del D.P.R. 297/94

L’art. 12 del D.P.R. 297/94 prevede “Gli studenti della scuola secondaria superiore e i genitori degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola”.

Art. 13 del D.P.R. 297/94

L’art.13 comma 1° stabilisce “Le assemblee studentesche nella scuola secondaria superiore costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti”. Al comma 6° è prevista la possibilità di svolgere, nei limiti di una al mese, sia l’assemblea di istituto fuori dell’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali, sia, sempre nei limiti di una al mese con esclusione del mese conclusivo delle lezioni, l’assemblea di istituto durante l’orario delle lezioni.

Il D.P.R. 416/74 e il D.P.R. 297/94

Il D.P.R. 416/74 e il D.P.R. 297/94 non prevedono alcun obbligo di presenza dei docenti alle assemblee di istituto degli studenti. Il comma 8 dell’art.13 del Decreto legislativo 297/94 recita “all’assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al preside od un suo delegato, i docenti che lo desiderino”.

Circolare Ministeriale 27 dicembre 1979 n.312

La Circolare Ministeriale 27 dicembre 1979 n.312 con oggetto “Assemblee studentesche nella scuola secondaria superiore ed artistica”, rinforza il diritto di riunirsi in assemblea costituisce vero e proprio diritto soggettivo degli studenti. La circolare stabilisce che l’assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento (paragrafo VI n.1 e 2). L’obbligo è ribadito nel D.P.R. 297/94 (art.14 comma 1°) ove si precisa altresì che il preside ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea (art.14 comma 5°).

Circolare ministeriale n.312/79

La circolare ministeriale n.312/79 asserisce l’esistenza dell’obbligo, da parte degli studenti, di comunicare anticipatamente al dirigente scolastico la data di convocazione e l’ordine del giorno dell’assemblea e avverte chiaramente al paragrafo III “La convocazione dell’assemblea deve essere disposta con congruo anticipo rispetto alla data della sua effettuazione, per evidenti ragioni organizzative sia della scuola sia degli studenti. (…) Il preside preavviserà le famiglie degli studenti della data e dei locali in cui si terrà l’assemblea”. Al paragrafo VI n.1 si prevede esplicitamente: “L’ordinato svolgimento dell’assemblea deve essere assicurato dal comitato studentesco (se costituito) o dal presidente eletto dall’assemblea stessa. (…). Da notare che è lasciato alla libera scelta dell’assemblea decidere se il presidente di quest’ultima debba essere eletto di volta in volta o resti in carica per un periodo più prolungato.”

Tipologia della richiesta e istituzione del docente referente alla “Partecipazione studentesca”

Come effettuare la richiesta di assemblea di Istituto? Alcune indicazioni sono fornite, per esempio, nel brillantemente regolamento definito nello strumento del Liceo Statale “Antonio Pigafetta” di Vicenza. Innanzitutto, deve avere una forma scritta, sottoscritta dai rappresentanti di Istituto o dalla maggioranza del comitato studentesco. La richiesta deve essere presentata al Dirigente Scolastico con almeno quindici giorni di anticipo. I rappresentanti d’istituto sono invitati ad una programmazione annuale delle assemblee, in linea di massima indicando con un buon anticipo almeno la settimana di svolgimento e avvicendando i giorni della settimana richiesti, coordinandosi con il docente referente per la Partecipazione Studentesca. Questa la buona novità da prevedere negli istituti di istruzione superiore. La nascita del docente referente per la Partecipazione Studentesca. Gli studenti che partecipano all’assemblea d’Istituto sono tenuti, come negli altri giorni, a registrare la propria presenza. Nel caso di istituti con badge elettronico la presenza va rilevata con tale modalità decisamente migliore della presenza affidata all’appello. Le assenze alle Assemblee d’Istituto sono giustificabili e non incidono, evidentemente, sul monte orario annuale di frequenza.

Assemblee di classe

Altra modalità di gestione della democrazia nella scuola, meglio della partecipazione democratica alla vita della scuola. Anche nel caso specifico la richiesta va formulata in forma scritta con ordine del giorno appositamente definito. Anche in questo caso è opportuno stabilire che gli studenti possono riunirsi in Assemblea di classe per non più di due ore al mese. La richiesta, sottoscritta dai rappresentanti di classe e controfirmata dai docenti che mettono a disposizione l’ora, va inoltrata al delegato del Dirigente Scolastico. Buona prassi sarebbe inoltrala con almeno tre giorni prima.

Il processo di gestione delle scuole: la democrazia prima di tutto

Far partecipare la comunità scolastica al processo di gestione delle scuole è stato un desiderio e anche una delle grandi sfide della gestione scolastica di questi ultimi cinquanta anni, circa, in Italia; perché è solo attraverso la partecipazione attiva di tutte le persone che fanno parte del processo educativo che si può dire che di fatto esiste una gestione scolastica democratica e partecipata seriamente impegnata a garantire una qualità della civica organizzazione della scuola. Questo articolo vuole mostrare, in modo dialogico e analitico, l’importanza di avere una gestione democratica e partecipativa nella scuola. Una gestione che può collaborare, e di fatto collabora, alla costruzione di un’istruzione di qualità che contribuisce alla trasformazione sociale della comunità nel suo insieme, facendo conoscere e conoscere a tutti il suo vero ruolo e la sua importanza all’interno di questo processo che ha come protagonisti indiscussi gli alunni, oltre che, naturalmente, genitori, docenti e personale ATA.

Regolamento per il proprio funzionamento

L’assemblea di istituto deve darsi un Regolamento per il proprio funzionamento. In allegato il “Regolamento per l’organizzazione delle assemblee studentesche” dell’I.I.S. “Leopoldo Nobili” di Reggio Emilia guidato brillantemente dal Dirigente Scolastico prof.ssa Elena Guidi.

Regolamento_assemblea_istituto

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