Di Battista, Raggi e Casalino. I tre big del M5S fuori dalla Parlamentarie

di Cesare ZapperiQuasi 2 mila le autocadidature per la selezione online. Per l’ex sindaca il vincolo del doppio mandato. Ci sono Stefano Patuanelli, Chiara Appendino e Sergio Costa MILANO Ci sono l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, il ministro uscente alle Politiche agricole Stefano Patuanelli e l’ex ministro Sergio Costa, ma mancano i nomi più attesi. Quello di Rocco Casalino, già portavoce del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e responsabile della comunicazione del M5S, ma soprattutto quello di Alessandro Di Battista. La corsa alle autocandidature per le Parlamentarie, le votazioni online con cui i 5 Stelle sceglieranno i candidati per le elezioni del 25 settembre, si è chiusa senza colpi di scena. In tutto si sono fatte avanti duemila perso-ne: 1.165 per la Camera e 708 per il Senato. Il ritorno del «figliol prodigo», invece, non c’è stato. Più volte evocato, invocato, temuto e auspicato, il passo in avanti di Di Battista è rimasto un’ipotesi. E anche se è vero che una sua eventuale candidatura si sarebbe scontrata con un problema formale (non è iscritto da almeno sei mesi alla piattaforma skyvote), si dava per praticabile una soluzione. Come, per esempio, un «ripescaggio» tra i capilista che saranno scelti dal leader Conte. Ma l’ex deputato ora prestato al giornalismo non pare così interessato a tornare in Parlamento. O meglio, al suo stretto giro di conoscenze ha manifestato l’amarezza per non essere stato coinvolto dai vertici. Le uniche dichiarazioni che lo hanno riguardato sono state quelle dell’ex premier per precisare che «il M5S è molto cambiato da quando Alessandro è uscito e si dovrà adeguare». Parole che non sono state interpretate come un desiderio di tornare a incrociare il cammino. Anche se Conte lo ha definito «un interlocutore leale e privilegiato». Casalino, invece, nei giorni scorsi aveva messo le mani avanti, dichiarando che non avrebbe presentato la sua autocandidatura e, alla prova dei fatti, è stato conseguente. «Preferisco continuare a occuparmi di comunicazione» la sua risposta alle domande. Ma anche in questo caso le indiscrezioni raccontano che Conte non sarebbe per nulla dispiaciuto della mancata candidatura. Il presidente del Movimento, invece, è contento che si siano fatti avanti molti parlamentari che in gergo vengono definiti «contiani». È il caso del vicepresidente Michele Gubitosa come della deputata Vittoria Baldino, il volto giovane che difende le ragioni dei 5 Stelle nei talk show televisivi. Proprio lei è stata al centro di uno scambio polemico sui social con il collega Giuseppe Auddino che teme che possa essere «paracadutata» in Calabria, derogando alla regola che impone le candidature nei luoghi di residenza. Baldino si è difesa spiegando di essere nata e cresciuta a Cosenza, ma la sua risposta ha fatto arricciare il naso a più di un parlamentare, specie tra quelli del Nord che non possono contare su nessun collegio sicuro. E mentre Conte ribadisce la chiusura al Pd, nelle prossime ore sarà possibile avere il quadro esatto delle autocandidature su cui gli attivisti dovranno esprimersi presumibilmente martedì 16. Tra il voto delle Parlamentarie e le decisioni finali su cui Conte eserciterà un ruolo discrezionale si giocherà un’altra partita che potrebbe sfociare in nuovi scontri e dissociazioni da parte di chi si vedrà escluso, a torto o a ragione. A tutti quelli che si sono buttati nella mischia l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi ieri pomeriggio ha mandato i suoi auguri: «In bocca al lupo a tutti i candidati alle Parlamentarie del Movimento 5 Stelle. Vi sostengo». A chi avrebbe voluto che anche lei fosse tra i candidati, ha risposto Conte: «Rientra nel vincolo del doppio mandato però ne parlate come se non stesse facendo nulla di importante. È presidente della commissione dell’Expo e sta combattendo delle battaglie importanti a Roma». 9 agosto 2022 (modifica il 9 agosto 2022 | 00:58) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-08 22:59:00, Quasi 2 mila le autocadidature per la selezione online. Per l’ex sindaca il vincolo del doppio mandato. Ci sono Stefano Patuanelli, Chiara Appendino e Sergio Costa, Cesare Zapperi

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