Criptovalute, la stretta: saranno segnalate al Fisco le transazioni dei clienti italiani

la Stretta di Bruxelles

di Valentina Iorio09 dic 2022

Criptovalute, saranno segnalate al Fisco le transazioni dei clienti italiani ed europei

Tutti i fornitori di criptovalute, indipendentemente dalle loro dimensioni o da dove si trovano, saranno obbligati a segnalare al Fisco tutte le transazioni dei clienti residenti nell’Unione europea. Lo prevedono le nuove regole proposte dalla Commissione europea, gioved 8 dicembre. Le autorit fiscali attualmente non dispongono delle informazioni necessarie per monitorare i proventi ottenuti utilizzando cripto-asset, che possono essere facilmente scambiati oltre confine. Ci limita fortemente la loro capacit di garantire che le tasse siano effettivamente pagate portando i cittadini europei a perdere importanti entrate fiscali, evidenzia Bruxelles.

Transazioni pi trasparenti

La rapida digitalizzazione delle nostre economie porta con s opportunit e lo sviluppo di nuove tecnologie, ma solleva anche una serie di questioni su come gestire alcune nuove transazioni digitali, come nel mercato dei cripto-asset, sottolinea la Commissione Ue in una nota. Le caratteristiche dei cripto-asset rendono difficile per le amministrazioni fiscali tracciare e identificare gli eventi imponibili. Il problema si acuisce in particolare quando la negoziazione viene effettuata utilizzando fornitori di servizi di cripto-asset o operatori di cripto-asset situati in un altro Paese, o quando avviene direttamente tra individui o entit stabiliti in un’altra giurisdizione. L’obiettivo integrare il regolamento sui mercati delle criptovalute (MiCA) e le norme antiriciclaggio. Attualmente le autorit fiscali, infatti, non dispongono delle informazioni necessarie per monitorare i proventi ottenuti utilizzando cripto-asset. E questo limita la loro capacit di garantire che coloro che effettuano queste operazioni paghino le tasse dovute.

Un livello minimo di sanzioni

Le nuove norme dovrebbero consentire di migliorare la capacit degli Stati membri di individuare e contrastare le frodi fiscali, l’evasione e l’elusione fiscale richiedendo a tutti i fornitori di servizi di cripto-asset di segnalare le transazioni dei clienti residenti nell’Ue. La proposta riguarda sia le transazioni nazionali che quelle transfrontaliere. In alcuni casi, gli obblighi di segnalazione riguarderanno anche i token non fungibili. Le persone interessate sono quelle che detengono un minimo di 1.000.000 di euro di ricchezza finanziaria o investibile, o di patrimonio gestito. Sono escluse le residenze private principali. Gli Stati membri si scambieranno informazioni sui ruling preventivi transfrontalieri emessi, modificati o rinnovati tra il 1 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2025. stabilire un livello minimo comune di sanzioni per i comportamenti non conformi pi gravi, come la totale assenza di segnalazioni nonostante i solleciti amministrativi. La direttiva mira a stabilire anche un livello minimo comune di sanzioni per le situazioni di grave inadempienza, come la totale assenza di segnalazione, nonostante i solleciti amministrativi.

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, 2022-12-09 14:21:00, Tutti i fornitori di criptovalute, indipendentemente dalle loro dimensioni o da dove si trovano, saranno obbligati a segnalare al Fisco tutte le transazioni dei clienti residenti nell’Unione europea. Lo prevedono le regole proposte dalla Commissione europea, Valentina Iorio

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