cranio-randagio,-la-fine-del-rapper:-«lui-era-morto,-organizzammo-la-serata-con-alcol-e-canne»

Cranio Randagio, la fine del rapper: «Lui era morto, organizzammo la serata con alcol e canne»

Spread the love

di Ilaria Sacchettoni

Al processo gli amici del cantante, Vittorio Andrei Boi, ricostruiscono la notte fra l’11 e il 12 novembre 2016. Marijuana, coca e altre sostanze: «La serata fu anestetizzante» ammette uno dei testimoni

C’era la musica ma nessuno ricorda un brano: «Il mio interesse era per la musica, non so chi c’era alla festa…» riferisce in aula Raul Salzano, presente la notte fra l’11 e il 12 novembre 2016 quando morì Vittorio Andrei Boi, il rapper conosciuto come Cranio Randagio. C’era da mangiare ma tutti ricordano altro: «Abbiamo bevuto birra e fumato canne. Ne avevano un po’ tutti. Era una situazione molto comunitaria…» sottolinea Salzano. Gli imputati Pierfrancesco Bonolis, Jaime Garcia De Vincentiis e Francesco Manente, accusati a vario titolo di morte come conseguenza di altro reato e favoreggiamento, passeggiano fuori dall’aula mentre dentro va in onda una narrazione un po’ «Trainspotting» e un po’ «Il grande freddo», tossica e glaciale assieme. «La serata fu anestetizzante» ammette Salzano.


Quindi, gli ultimi momenti di Vittorio: «Io e Virginia — ricostruisce — entrammo in camera e lo trovammo che dormiva e russava. Allo stesso tempo c’era Bonolis (Pierfrancesco Bonolis, l’imputato, ndr) che metteva la musica. Vittorio russava e sembrava andare a tempo con la musica e la cosa faceva ridere, era un momento di leggerezza…».
Secondo il medico legale quel sonno caricaturale era un sintomo dell’apnea nella quale stava scivolando il rapper. Nessuno capì. Invece si girò un video, l’ultimo di Cranio Randagio. Quindi è l’avvocato di parte civile, Marco Macchia, a far emergere ciò che accadde in seguito: «Seppi della sua morte il 12 sera — racconta ancora Salzano —. Contattato da un produttore del mio vecchio gruppo, me lo disse senza quasi credere che fosse successo. Quella sera dovevamo suonare assieme e lì per lì non parlammo più di tanto. C’era l’esigenza di capire se suonare o meno. C’erano anche dei fan. Non suonammo, ma andammo da altra parte. Non parlavamo molto. Ci interrogavano su cosa fosse successo a Pierfrancesco (Bonolis, ndr)». La morte dell’amico non sconvolge i progetti del gruppo che continua a organizzarsi per la serata. Salvo ammettere oggi: «È sconvolgente perdere un amico così».

Nella ricostruzione di quell’11 novembre sono ancora molti i vuoti da colmare. Fra tutti quello relativo alle sostanze consumate; agli atti dell’inchiesta c’è un Whatsapp di Manente che si propone di portare «il crack» ma, quasi ci fosse un tacito patto per minimizzare, tutti parlando della sola marijuana. Neppure Simone Saccares, partecipante con un sussulto di preoccupazione — «Me ne andai quando vidi Vittorio inalare cocaina», aveva fatto mettere a verbale a suo tempo salvo rivelarsi laconico in aula — riesce a chiarire chi portò cosa.

Il rapper si allontanò e tornò con birre e coca secondo i pm. Ma chi gliela vendette? Come riuscì a portarla a casa? Di sicuro c’è solo «la ciotola con la marijuana nel salone» dice Saccares e «un trita erba» per confezionare sigarette. Infine il racconto dell’amico capo scout, Mario Deboli: «Mi fu detto che Vittorio si era addormentato dopo una festa senza risvegliarsi. Chiesi cosa fosse successo ma lui non si ricordava. Mi diceva che avevano mangiato salumi e affettati e consumato droghe. Vittorio e un tale Jaime sarebbero andati a prendere la chetamina e poi tramite giri di Jaime a prendere la cocaina».

17 marzo 2022 (modifica il 17 marzo 2022 | 07:30)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-03-17 06:33:00, Al processo gli amici del cantante, Vittorio Andrei Boi, ricostruiscono la notte fra l’11 e il 12 novembre 2016. Marijuana, coca e altre sostanze: «La serata fu anestetizzante» ammette uno dei testimoni, Ilaria Sacchettoni

Powered by the Echo RSS Plugin by CodeRevolution.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.