Covid, l’allarme della professoressa Chironna: «Non sappiamo ancora molte cose sul virus»

la pandemia Mezzogiorno, 7 agosto 2022 – 16:27 La docente di Igiene al Policlinico: «Troppe opinioni esternate su argomenti scientifici possono essere davvero pericolosi» di Antonio Della Rocca Maria Chironna «Il coraggio di comunicare l’incertezza» è l’incipit di un post su un social scritto dalla professoressa Maria Chironna: una franca, onesta e per certi versi inconsueta ammissione della scienza sui propri limiti nella battaglia contro il Covid. Ma anche una scudisciata alle superficialità, una spallata alla rilassatezza di un sistema che sembra avere abbassato la guardia. Dal post sui social all’opuscoloIl virus è infido. Lo ricorda Maria Chironna, docente di Igiene generale e applicata all’Università di Bari, trovatasi faccia a faccia con il Covid e le sue varianti sin dall’inizio della pandemia. Il suo libero pensiero, le sue raccomandazioni, affidati ai social si sono tramutati in un opuscolo ad opera dell’ex presidente regionale (e attuale consigliere) di Federfarma, Vito Novielli. Una iniziativa che si spera possa essere replicata nelle farmacie pugliesi per promuovere tra i cittadini la consapevolezza che la battaglia contro il Covid non è finita e che molte incognite gravano sull’autunno e sull’inverno. Il banco di prova in autunnoScrive Chironna: «Ci sono ancora molte cose che non sappiamo. Previsioni che non possiamo fare. Bisogna avere il coraggio di comunicare l’incertezza. Un ulteriore banco di prova sarà la prossima stagione autunno-invernale. Se già d’estate, in modo inatteso rispetto alle altre due stagioni estive precedenti, un virus mutato ci ha di nuovo messo in difficoltà, come possiamo pensare ora ad una gestione routinaria di questa malattia nella stagione invernale? Dove sono, appunto, le evidenze scientifiche per affermare ciò? Abbiamo previsto tutti i possibili scenari e programmato gli interventi? Stagione invernale, quando anche altri virus respiratori circoleranno. I dati che stanno arrivando sull’influenza dall’emisfero Sud, dove è inverno, non fanno essere ottimisti». Il pericolo di parlare con leggerezzaPer Maria Chironna, inoltre, «troppe opinioni esternate su argomenti scientifici possono essere davvero pericolose; è il colpo di grazia a valori supremi: la fiducia delle persone nella scienza e la credibilità delle autorità sanitarie». Poi le risposte alle domande più frequenti. Si dice, per esempio, che Omicron e sue sottovarianti sono meno aggressive, compresa Omicron 5 e che sono estremamente più contagiose ma benigne. La risposta è che «un nuovo report del Portogallo sulla variante BA.5 indica un tasso di ricovero più elevato (superiore a 3 volte) rispetto a BA.2, post-vaccinazione e booster, insieme ad un aumento significativo del rischio di reinfezione». Le variantiSi dice ancora che è improbabile che emergano altre varianti peggiori e che il virus tende col tempo a diventare più benigno. La risposta viene da Danny Altmann, professore di Immunologia all’Imperial College di Londra: «Fino a che non potremo condividere i vaccini e produrre abbastanza vaccini per tutti, la variante successiva è proprio dietro l’angolo». In conclusione. «Ecco, allora, l’elogio dell’incertezza — ravvisa la prof — e dunque meglio dire la verità. Cioè che non sappiamo ancora molte cose, non abbiamo soluzioni pronte e ci sono ancora misure di prevenzione da mettere in campo, piuttosto che fare previsioni lanciando i dadi. Ne va della credibilità della scienza. La questione sta diventando molto seria. E a pagarne le conseguenze potrebbe essere tutta la comunità». La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 7 agosto 2022 | 16:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-08 07:59:00, La docente di Igiene al Policlinico: «Troppe opinioni esternate su argomenti scientifici possono essere davvero pericolosi»,

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