Cosenza, uccide il vicino di casa: Voleva violentarmi. Tiene il corpo in un sacco per cinque giorni

di Carlo Macr

La donna si costituita, teneva in casa il cadavere della vittima. Ha parlato di un tentativo di violenza sessuale il giorno di San Valentino

Davanti al magistrato ha sostenuto di aver ucciso il suo vicino di pianerottolo per legittima difesa. Perch lui voleva violentarla. Tiziana Mirabelli, 47 anni, attivista cosentina del movimento Prendocasa, a fianco dei pi deboli nelle battaglie per l’emergenza abitativa, nel faccia a faccia con il sostituto procuratore Maria Luigia D’Andrea, ha sostenuto che Rocco Gioffr, 75 anni, pensionato, pi volte l’avrebbe aggredita perch lei rifiutava l’approccio sessuale.

L’ultima richiesta dell’uomo, separato e con una figlia, sarebbe avvenuta in casa della donna, al quinto piano di uno stabile di via Monte Grappa, a due passi dal centro di Cosenza, il giorno di San Valentino. Gioffr viveva da solo nell’appartamento di fronte a quello della donna. Con una scusa avrebbe bussato a casa di Tiziana Mirabelli, con lo scopo di ottenere da lei un approccio sessuale. Secondo il racconto della donna non era la prima volta che l’uomo si presentava a casa sua con quello scopo. Qualche volta — ha sostenuto Mirabelli — l’avrebbe anche aggredita e minacciata. L’omicida, tuttavia, non avrebbe mai presentato denunce contro l’uomo in passato.

L’ennesimo rifiuto avrebbe scatenato l’ira di Gioffr che avrebbe aggredito la donna con un coltello che si era portato da casa. Cos lei avrebbe schivato le coltellate e, dopo averlo disarmato, l’avrebbe colpito con lo stesso coltello, pi volte, all’addome e alla gola. Poi, ha chiuso il cadavere in un sacco nero, di quelli utilizzati per l’immondizia, lasciandolo nella stanza da letto fino a domenica mattina, 20 febbraio. E l che i carabinieri l’hanno trovato. Soltanto domenica mattina, infatti, l’attivista, ha deciso di chiamare il suo avvocato che l’ha convinta a presentarsi dai carabinieri per confessare l’omicidio. Il procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo, ha disposto per lei il fermo per omicidio volontario. Nel corso dell’interrogatorio, Tiziana Mirabelli non ha fornito spiegazioni del perch avesse chiuso il corpo dell’uomo nel sacco. Gli inquirenti credono che la volont della donna fosse quella di disfarsi del cadavere, magari con l’aiuto di qualche complice.

Separata, un figlio, Tiziana Mirabelli lavora per una cooperativa sociale alle dipendenze del Comune di Cosenza. Ha un passato e un presente da attivista al fianco dei pi deboli, soprattutto stata in prima linea nelle battaglie per le famiglie in difficolt e a rischio sfratto. Nel capoluogo bruzio la descrivono come una donna energica, ribelle, forte e impegnata nel sociale. Si era anche buttata in politica cercando, nelle elezioni amministrative del 2016, uno scranno in consiglio comunale con la lista Adesso Cosenza racimolando, per, soltanto 77 preferenze.

Anche qualche ombra, per, nel suo passato. C’ un fascicolo che la riguarda per detenzione di sostanze stupefacenti.

20 febbraio 2023 (modifica il 20 febbraio 2023 | 08:39)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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