di Greta Privitera
In Gli Stati Uniti (Mondadori), il direttore degli Approfondimenti Rai ricostruisce attraverso le straordinarie immagini del mito americano un tragitto lungo duecentocinquant’anni
il 6 agosto 1945. Un bombardiere americano B-29 sgancia la prima bomba atomica della storia sulla citt giapponese di Hiroshima. Un fungo gigante di gas, polvere, materiali fini si alza verso il cielo. Oppure: l’11 settembre 2001. Il gruppo estremista islamista al-Qaida compie attacchi coordinati dirottando quattro aerei, due dei quali si schiantano contro la Torre Nord e Sud del World Trade Center, a New York. E ancora: una croce che brucia nel cerchio degli incappucciati del Ku Klux Klan (1948); una folla inferocita che accoglie il candidato Richard Nixon durante la campagna elettorale in Michigan (1972). Ma anche: James Dean, camicia aperta, sigaretta in bocca, sul set de Il gigante (1973); Marylin Monroe su un grattacielo a New York (1955). Elvis Presley, Louis Armstrong, e poi Tommie Smith e John Carlos sul podio con il pugno alzato ai giochi olimpici a Citt del Messico (1968). Il festival di Woodstock (1969), l’assalto al Campidoglio (2021).
Dalla cronaca, al cinema, ai diritti civili, la storia americana e i suoi protagonisti, da sempre, sono parte anche della nostra storia. Ogni fatto citato, ha un’immagine che tutti, o quasi, riconosciamo e che sentiamo parte del nostro bagaglio culturale. In Gli Stati Uniti (Mondadori), Antonio Di Bella, giornalista gi direttore di Rai 3 e Rai News 24, corrispondente Rai da New York per tre volte e da poco nominato direttore degli Approfondimenti Rai, attraverso le straordinarie immagini del mito americano, ricostruisce un tragitto lungo duecentocinquant’anni: Una storia sfaccettata e complessa, a tratti epica, fatta di lotte e conquiste. Ma con lucidit l’autore evidenzia anche le tante contraddizioni dell’avventura americana, si legge nell’introduzione. Contrasti profondi, a volte laceranti — come il tardivo riconoscimento dei diritti civili dei neri e dei nativi americani, le stragi nelle scuole, l’uso delle armi, la violenza degli estremisti dell’ultradestra — che hanno ingrandito le ombre che fino a qualche decennio fa sembravano solo luci. Di Bella si chiede se il Paese fino a oggi leader del mondo occidentale, possa avere ancora quel ruolo: che cosa rimane del mito?
4 gennaio 2023 (modifica il 4 gennaio 2023 | 13:16)
© RIPRODUZIONE RISERVATA