Conto deposito, come si guadagna fino al 4% in banca? Offerte e trappole

risparmio

di Alessandra Puato01 nov 2022

Illustrazione di Salvatore Mattozzi

Gli ultimi arrivati, in ordine di tempo, sono l’Ing Direct del Conto Arancio e Banca CF+ dell’ex Credito Fondiario. Hanno annunciato due nuovi conti deposito vincolati con rendimento: Banca CF+ propone un tasso fino al 4% lordo annuo per scadenze fino a 60 mesi con il Conto deposito vincolato online e Ing il 2,5% l’anno sulle somme vincolate in Deposito Arancio a 12 mesi per chi accrediterà lo stipendio o la pensione sul Conto Arancio, aprendo il conto entro il 31 dicembre. Sono la conferma di un fenomeno che, iniziato con la Illimity di Corrado Passera (fino al 4% su un vincolo di 60 mesi), sta prendendo piede.

Il confronto con i Btp

Proporre rendimenti sulle giacenze, benché vincolate, rispecchia l’attuale rialzo dei tassi da parte delle banche centrali (l’ultimo della Bce di 0,75 punti il 27 ottobre, terzo rialzo, si tocca il 2%). Assume rilevanza quando i conti correnti tradizionali ancora viaggiano sul rendimento zero, tranne poche eccezioni. Soprattutto mette i rendimenti dei conti deposito in concorrenza con i titoli di Stato (il Bot a 12 mesi rende il 2,53% lordo in base all’asta di ottobre, il Btp decennale il 3,99% il 28 ottobre scorso). La differenza è che se un Btp perde e si decide di rivenderlo in Borsa prima della sua naturale scadenza la perdita si riflette sul capitale (ma se si aspetta la scadenza del titolo il capitale viene comunque restituito). Se invece si decide di disinvestire da un conto deposito vincolato (quando possibile) ciò che si perde è il rendimento concordato, il capitale è salvo (e se si sceglie un conto deposito libero, senza vincoli, si può disinvestire in ogni momento senza perdite in assoluto).

Lordo e netto

Guadagnare fino al 4% con il conto in banca quindi si può, se si accetta di bloccare il denaro per un periodo di tempo. È opportuno però seguire alcuni accorgimenti per evitare delusioni. «Prima di tutto, quelli pubblicizzati sono i rendimenti lordi — ricorda Anna Vizzari, economista di Altroconsumo —. Bisogna togliere la ritenuta fiscale del 26% sul rendimento e l’imposta di bollo che è dello 0,2% sulla giacenza». Che significa? Che per 10 mila euro un tasso lordo del 4% diventa al netto del 2,76% e un lordo del 2,5% diventa dell’1,65%. In concreto, per esempio, 10 mila euro vincolati per cinque anni renderanno al netto 1570 euro e congelati per un anno daranno un guadagno di 165 euro.

Le due linee

Il secondo accorgimento per i conti deposito vincolati è distinguere bene: un conto è la «linea svincolabile» e un altro la «linea non svincolabile». Nel primo caso, ritirando il denaro prima del tempo, si perderà il tasso. Nel secondo caso, il denaro non si può prelevare prima della scadenza, come nel primo periodo di alcune polizze. Bisogna aspettare. È chiaro che la linea non svincolabile rende di più di quella vincolabile.

Stipendio o no?

«Alcune banche poi chiedono di aprire a fianco del conto deposito anche un conto corrente su cui versare lo stipendio o la pensione — dice Vizzari —. Da questo conto poi verranno prelevati i soldi da vincolare in cambio del tasso maggiorato». Succede con Ing, per esempio, che però garantisce di poter svincolare il denaro «in qualsiasi momento, a costo zero, rinunciando agli interessi maturati». Mentre Banca CF+, per restare ai casi più recenti, non chiede di aprire un conto corrente, ma offre il rendimento maggiore — il fatidico 4% lordo – sulle linee non svincolabili, quelle congelate: 1,8% per il blocco di un anno, 2,35% per i 18 mesi, 2,75% per i due anni, 3% per i 36 mesi, 3,25% per i 48 mesi e 4% per i cinque anni. La linea svincolabile per le stesse scadenze offre rendimenti fra l’1,65% e il 3,25%.

I conti tradizionali e le nuove proposte

«Le banche si stanno adeguando al rialzo dei tassi, anche se con un po’ di rigidità – dice Vizzari —. Le offerte in questi giorni stanno aumentando, il punto è che i soldi vanno tenuti fermi». Le proposte di Ing e CF+ si aggiungono a quelle, oltre che di Banca Illimity (4% a cinque anni sulla linea non svincolabile per chi apre il conto entro il 28 novembre), anche di ViViBanca (3,5% sempre sui 60 mesi con ViVi Conto Extra). Banca Progetto propone in promozione, ai nuovi clienti che aprono il conto fino al 31 gennaio, un conto deposito libero, cioè senza vincolo alcuno, che dà il 2,5% fino al 30 giugno 2023 e del 2% fino al 31 dicembre 2023 (con bollo pagato dalla banca; il tasso scende all’1,5% dopo la promozione). La promozione sulla clientela attuale prevede un tasso promozionale del 2% dal 31 ottobre 2022 e fino al 31 dicembre 2023 con bollo a carico banca per entrambi gli anni. Findomestic dà l’1% lordo annuo come conto deposito libero su giacenze fino a 10 mila euro. Il Santander propone un conto deposito online non vincolato all’1% e con tasso lordo fino al 3% per somme bloccate fino a tre anni (con la possibilità di svincolarle in ogni momento), Banca Aidexa (dedicata alle piccole e medie imprese) fino al 2,2% lordo netto (3% lordo) sempre con vincoli fino a 36 mesi. Illimity , la prima a dare rendimenti alti, continua a offrire il 4% lordo per depositi non svincolabili sui 5 anni. Mentre Ibl Banca, dopo Banca Sistema, rompe il fronte del conto corrente a rendimento zero. Propone infatti il 2% lordo annuo, senza vincoli, sulla giacenza per chi apre il conto entro il 30 giugno 2023 (si chiama Controcorrente, ha quattro moduli con condizioni e costi diversi) .

I numeri di Bankitalia

I conti correnti sono ancora corposi in Italia, segno della tendenza dei risparmiatori a tenere la liquidità in giacenza in tempo di crisi, ma le banche cominciano lievemente ad alzarne i tassi. Secondo i dati ad agosto della Banca d’Italia, valgono 1,475 miliardi di euro su un totale di 1,968 miliardi dei depositi bancari (esclusi i pronti contro termine), con un tasso medio dello 0,02% (lo stesso valore di luglio). L’Abi stima che in settembre il rendimento salga allo 0,05%. Previsto anche un lieve rialzo del tasso medio sul totale depositi: dallo 0,32% allo 0,35%. «Gli aumenti — segnala l’Abi — si colgono proprio sulle nuove operazioni di deposito con durata prestabilita: certificati di deposito, conti correnti vincolati e depositi a risparmio vincolati». Si passa dallo 0,29% di giugno allo 0,84% di agosto.

Il salvadanaio

«I conti di deposito non sono altro che un salvadanaio in cui lasciare la liquidità per ottenere un rendimento — dice Pia Miglio, analista finanziaria di Altroconsumo —. Sono semplici da aprire e adatti anche a persone con poche competenze finanziarie. Finché la Bce ha tenuto sotto zero i tassi, le banche potevano avere il denaro a zero costi. Hanno preferito non ricorrere all’approvvigionamento di liquidità presso i privati, la raccolta presso il pubblico era poco attraente». Quando è diventato chiaro che la Banca centrale avrebbe continuato ad alzare i tassi le banche hanno riscoperto i conti di deposito. «Servono per avere liquidità a basso costo e per trattenere i clienti — dice Miglio —. Soprattutto ora che i titoli di Stato sono tornati a rendere, diventando un’alternativa d’investimento interessante per il risparmiatore. Per reggere il confronto con i Btp le banche hanno alzato i rendimenti dei conti deposito fino al 4%». L’utilità dello strumento è evidente anche per i clienti però, «in ottica di diversificazione degli investimenti». Attenzione soltanto a verificare i limiti sui vincoli.

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, 2022-11-02 19:35:00, Con Ing e il Credito fondiario si allunga l’elenco degli istituti che offrono depositi vincolati con rendimenti a prova di Btp. Un vademecum per evitare sorprese, Alessandra Puato

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