Concorso straordinario bis di cui al D.D.G. n. 1081 del 6 maggio 2022, per la copertura dei posti vacanti per l’anno scolastico 2021/2022, che residuano dalle immissioni in ruolo effettuate ai sensi dei commi 1, 2, 3, 4 dell’articolo 59 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106. Un concorso per circa 14mila posti, ma non tutti sono stati coperti.
Concorso straordinario bis: graduatoria corrisponde al numero di posti a bando
Per ciascuna classe di concorso, nella regione considerata, la graduatoria è formata dai docenti che in base al voto della prova orale + valutazione dei titoli si colloca nel numero dei posti a bando.
Alcuni candidati inseriti in graduatoria non hanno accettato il posto offerto dall’USR, per vari motivi
Proviamo a riassumerne alcuni
- Alcuni candidati, nel frattempo, potrebbero essere già stati assunti con altra procedura più favorevole e quindi non più interessati (si sono sovrapposti concorso ordinario, straordinario bis, call veloce, assunzioni da prima fascia sostegno GPS)
- numerosi aspiranti hanno partecipato in regione diversa dalla propria perchè alcune classi di concorso non sono state bandite in tutte le regioni. Alla resa dei conti però non tutti si trovano nella condizione di spostarsi.
- il nodo dei docenti di ruolo: alcuni per accettare l’incarico, sono costretti a licenziarsi, non potendo usufruire dell’art. 36 del CCNL. Una decisione non facile. Concorso straordinario bis, docente già di ruolo per il medesimo insegnamento non può fruire dell’art. 36
Posti dei rinunciatari = posti persi
i posti non coperti per rinuncia dei vincitori, di fatto sono stati posti persi perché resi inutili per la procedura di assunzione in ruolo da concorso straordinario bis, nonostante per alcune classi di concorso e regioni i partecipanti erano tanti di più rispetto ai posti e la prova non prevedeva sbarramento di punteggio per il superamento.
Ci sono dunque docenti che hanno partecipato alla prova ma il cui nome non compare in graduatoria perchè nel conteggio tra voto prova + titoli non hanno guadagnato il posto in graduatoria, limitato al numero bandito dei posti.
Docenti finora “dispersi”, che più volte hanno chiesto di poter essere riammessi in graduatoria.
La loro richiesta è quella di modificare la graduatoria in una graduatoria ad esaurimento, fino all’assunzione di tutti i partecipanti alla procedura che, lo ricordiamo, prevedeva l’aver svolto almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci, di cui uno specifico.
Il conseguimento dell’abilitazione
La vincita del concorso straordinario bis è importante perchè alla fine del percorso, alla conferma in ruolo, si ottiene l’abilitazione per la classe di concorso in oggetto.
Pertanto i docenti esclusi dalla graduatoria non perdono solo la possibilità di seguire il percorso finalizzato al ruolo ma anche la possibilità di ottenere l’abilitazione disciplinare.
Emendamenti al Milleproroghe 2023
Una prima risposta arriva dagli emendamenti presentati al Milleproroghe 2023, sui quali c’è la convergenza del centrodestra.
Ecco come vengono sintetizzati dalla Senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, membro della Commissione Cultura del Senato e responsabile del Dipartimento Scuola del partito, “Abbiamo lavorato alacremente per dare risposte celeri e concrete ad alcune problematiche cruciali per il mondo della scuola. Gli emendamenti presentati in commissione da Fratelli d’Italia al Milleproroghe sono il frutto di un grande lavoro e hanno trovato ampia convergenza da parte dei colleghi della maggioranza”.
“Diversi i punti chiave – spiega la senatrice –: trovare una soluzione alle tante criticità del tanto discusso concorso per dirigenti del 2017; prorogare i termini per la mobilità straordinaria dei docenti supplenti in deroga ai vincoli esistenti; integrare le graduatorie dell’ultimo concorso straordinario-bis.”
“È un buon segnale l’emendamento al Milleproroghe di Lega e FdI sul concorso straordinario bis per i docenti, elaborato in collaborazione con la struttura ministeriale. Prevede infatti graduatorie da integrare in base ai posti rifiutati (scorrimento dei rinunciatari), concretizzando la proposta su cui fin dall’inizio mi ero impegnato a lavorare in prima persona per venire incontro ove possibile alle richieste degli iscritti” dichiara invece il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato.
Una proposta, quella di integrare le graduatorie del concorso straordinario bis assegnando i posti finora “persi” per le rinunce scorrendo le graduatorie fino al raggiungimento dell’assegnazione di tutti i posti banditi che permetterebbe di recuperare per i precari i posti destinati con la pubblicazione del bando.
I precari: assunzioni + percorso di abilitazione + graduatoria a scorrimento
Una proposta che non piace al Coordinamento Modifichiamo il concorso straordinario bis con il quale i docenti precari enunciano alcune perplessità in merito
“Molti docenti, pur conseguendo il massimo dei voti, non sono rientrati tra i vincitori perché il numero dei posti a bando era davvero esiguo.
Questi sono gli stessi docenti che lavorano da anni nelle scuole, che anche in piena pandemia gestivano le classi con professionalità e motivazione.
Il Ministero dell’Istruzione e del MERITO deve tenere in considerazione il merito e i sacrifici di chi ha partecipato al concorso, pagando una tassa altissima (128 euro) e programmando una lezione cattedratica con metodologie, strategie didattiche e criteri di valutazione sulla base di una traccia estratta pochi minuti prima.
L’emendamento presentato richiede solo l’integrazione delle graduatorie in caso di rinuncia da parte dei vincitori e, nella realtà, questo si traduce in numero irrisorio di posti disponibili per lo scorrimento delle graduatorie.
Riteniamo invece fondamentale dare l’opportunità a tutti i partecipanti al concorso di conseguire l’abilitazione (con percorsi a pagamento e a carico degli stessi) e creare un graduatoria di merito a scorrimento fino ad esaurimento.”
La soluzione, secondo i precari del Coordinamento, passa per una proposta più ampia che consideri anche la possibilità di poter conseguire l’abilitazione, oltre a considerare come punto finale l’assunzione di tutti i partecipanti alla procedura.
Va detto che la proposta non trova concordi altre categorie di docenti che vedrebbero così sfumare la possibilità di un concorso ordinario o comunque di nuove procedure.
L’iter del Milleproroghe
Le votazioni degli emendamenti presentati inizieranno il 25 gennaio, il via libera forse entro il 27.