Concorso dirigenti scolastici 2017, Bucalo: Niente sanatoria, ripristiniamo merito e competenza. Ecco perché sono esclusi i candidati del 2011 [INTERVISTA]

Fa ancora discutere il Concorso Dirigenti Scolastici 2017. La maggioranza è intervenuta, con un emendamento al Decreto Milleproroghe, su quanti hanno partecipato alla procedura concorsuale.

Nel dettaglio l’emendamento ha come obiettivo quello di prevedere con un decreto ministeriale, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del ‘Milleproroghe’, la definizione delle modalità di svolgimento di un concorso – corso di formazione di 120 ore con selezione e prova finale – riservato ai soggetti che abbiano sostenuto almeno la prova scritta e a condizione che, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta o abbiano superato la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, o ancora abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale.

A Orizzonte Scuola, dopo Roberto Marti, presidente della Commissione Istruzione al Senato, interviene Carmela Bucalo, senatrice di Fratelli d’Italia.

L’emendamento sul Concorso dirigenti scolastici 2017 ha fatto discutere. Cosa direbbe a chi parla di sanatoria?

“Come ho già detto in questi giorni l’emendamento sul concorso dei dirigenti scolastici del 2017 non è assolutamente una sanatoria visto che si tratta di un concorso corso con prova selettiva per accedere poi al corso e una prova finale. Io direi che l’emendamento ha invece il vero obiettivo quello di ripristinare una situazione di conclamata disparità valutativa e quindi permette a chi è stato eliminato da una procedura ingiusta di riprendere il suo percorso concorsuale, dimostrando, ribadisco, con una prova selettiva e poi una prova finale il merito e la competenza”.

Da più parti si è parlato del fatto che sono stati esclusi gli aspiranti del 2011. Non è escludete un nuovo provvedimento in futuro?

“Sono due situazioni differenti. Parliamo di un concorso su base regionale e di un concorso invece su base nazionale, quello del 2017. Il concorso dirigenti scolastici 2011 ha delle situazioni che sono differenti da Regione e regione e non poteva essere considerato. un Con questo non voglio dire assolutamente che quella situazione è dimenticata, ma sarà analizzata in futuro”.

Non solo i docenti, ma anche i dirigenti scolastici lamentano paghe basse: sono tra i dirigenti meno pagati nella Pa. Avete intenzione di intervenire in futuro?

“Abbiamo già fatto un passo in avanti per i docenti, adesso bisogna fare qualcosa anche per i dirigenti scolastici. Non è giusto che siano tra i dirigenti meno pagati di tutta l’amministrazione. Aggiungo che bisogna fare i conti anche con il Dsga, una figura troppo spesso dimenticata, ma che garantisce efficienza al lavoro all’interno di ogni istituzione scolastica”.

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