Concorsi scuola docenti, da quello di educazione motoria a quelli per la secondaria: tutte le procedure in arrivo a breve [SPECIALE]

Si intravede un periodo di grande affluenza per quanto riguarda i concorsi scuola: dal concorso per educazione motoria a quello di religione cattolica, passando per i prossimi legati al Pnrr. Vediamo di fare ordine e capire tutto su queste prossime procedure.

Concorso educazione motoria alla scuola primaria

Proprio nei giorni scorsi è stato pubblicato il DPCM che autorizza la procedura concorsuale per 1740 posti di docente di educazione motoria per l’anno scolastico 2023-24.

Al concorso è possibile partecipare solo se in possesso di uno dei seguenti titoli:

  • laurea magistrale LM-67 Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative»
  • laurea magistrale classe LM-68 «Scienze e tecniche dello sport
  • laurea magistrale nella classe di concorso LM-47 Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie
  • titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 ottobre 2009, n. 233: laurea 53/S Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie; 75/S Scienze e tecnica dello sport; 76/S Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative

Concorso a cattedra educazione motoria scuola primaria, corso di preparazione

Inoltre, sono necessari i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche di cui al DM 616/2017.

Per quanto riguarda le prove, sappiamo finora che ci sarà una prova scritta computer based composta da cinquanta quesiti così distribuiti:

  • quaranta quesiti a risposta multipla distinti per ciascuna classe di concorso, volti all’accertamento delle competenze e delle conoscenze del candidato
  • cinque quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue e cinque quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

Ci sarà anche una prova orale che valuterà la padronanza della disciplina, nonché la relativa capacità di progettazione didattica efficace, anche con riferimento all’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli ordinamenti didattici vigenti.

La prova orale valuterà inoltre la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

TUTTI I DETTAGLI

Molti importanti le novità contenute nel decreto PA BIS, che è intervenuto sul sistema di formazione e reclutamento delineato dal D.lgs. 59/17, apportandovi importanti modifiche.

La nuova normativa vede il nuovo sistema di formazione e reclutamento della scuola secondaria di primo e secondo grado come modificato dal DL n. 36/2022 (convertito in legge n. 79/2022), articolato in:

  1. un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale, corrispondente a non meno di 60 CFU/CFA;
  2. un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale, cui accedono gli abilitati (ed anche i docenti che, alla data di presentazione delle istanze, abbiano svolto nelle scuole statali tre anni di servizio anche non continuativo, negli ultimi cinque, di cui uno nella specifica classe di concorso di partecipazione);
  3. un periodo di prova in servizio di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva.

Il concorso docenti si articola in:

  • prova scritta
  • prova orale
  • graduatoria di merito

Prima di addentrarci su come si svolgeranno nel dettaglio i concorsi ordinari, bisogna soffermarsi sul concorso straordinario ter, la prima delle procedure legate al Pnrr.

Si tratta di un concorso per l’assunzione di circa 35mila docenti, che abbiano maturato 36 mesi di servizio o che siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari. 

Requisiti per i posti comuni

  • laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + abilitazione per la specifica classe di concorso oppure
  • tre anni di servizio negli ultimi cinque, entro il termine di presentazione della domanda, svolti presso le scuole statali, anche non continuativi, di cui almeno uno specifico oppure
  • laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022

Gli ITP (tabella B del DPR 19/2016) possono accedere con

  • laurea di primo livello + abilitazione oppure
  • diploma di accesso alla classe di concorso (il requisito sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024).

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Per i posti di sostegno

diploma di specializzazione conseguito ai sensi del DM n. 249/2010 per il grado richiesto

Titolo estero 

Chi è in possesso di titolo conseguito all’estero partecipa a pieno titolo se ha ricevuto il riconoscimento entro la data di scadenza per la presentazione della domanda, con riserva purché entro la data di presentazione della domanda abbia presentato domanda di riconoscimento.

Dopo questa procedura si attende, in base al piano previsto dal Ministero, l’avvio dei percorsi abilitanti. A seguire, dovrebbe partire il secondo concorso docenti, stavolta ordinario.

I requisiti di accesso sono quelli del primo concorso. A questi si aggiungono gli aspiranti che stanno frequentando 30 dei 60 CFU proposti.

Le prove concorsuali

Il decreto PA bis, dunque, interviene sulle prove concorsuali delle prossime procedure legate al Pnrr. Ricordiamo che i concorsi sono connessi alle 70mila assunzioni previste entro il 31 dicembre 2024 e che vedranno l’introduzione di prove scritte informatizzate.

Per quanto riguarda la prova scritta, per tutta la durata dell’attuazione del PNRR, è prevista infatti una prova  con più quesiti a risposta multipla volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese. Al termine del periodo di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, possibilità di optare per una prova scritta con più quesiti a risposta aperta volta all’accertamento delle medesime competenze.

Cambiamenti anche per la prova orale che sarà volta ad accertare in particolare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico.

È stata inoltre abrogata la norma che riservava l’ultimo posto in graduatoria ai docenti vincitori del concorso ordinario senza abilitazione, e che dava precedenza agli abilitati. Questo cambia radicalmente la predisposizione delle graduatorie.

I quesiti dei concorsi ordinari potranno essere formulati da Università, consorzi universitari, enti pubblici di ricerca o Formez PA. Infine, le graduatorie dei concorsi ordinari 2020 e concorsi STEM, comprensive degli idonei, sono prorogate fino al loro esaurimento. A partire dal 2024/2025, queste graduatorie saranno utilizzate in coda rispetto a quelle previste dal PNRR per raggiungere i target di assunzione.

Concorso ordinario e straordinario religione cattolica

Il decreto PA bis contiene dà una spinta anche al concorso per insegnanti di religione cattolica, o meglio, ai concorsi, dato che sono previsti due bandi: uno straordinario e uno ordinario. Complessivamente vengono messi a bando 6.442 posti.

Con il decreto PA bis, pertanto, la quota percentuale alle assunzioni da realizzarsi con procedura straordinaria viene innalzata dal precedente 50% al 70%, rispetto a quelle previste con concorso ordinario, che invece avrà una quota del 30%.

Dunque, dei posti messi a concorso, alla luce delle modifiche approvate dal decreto PA2, una quota non superiore al 70 per cento potrà essere riservata al personale docente di religione cattolica, sempre in possesso del riconoscimento di idoneità diocesana, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.

Ricordiamo che, per quanto riguarda il concorso per insegnanti di religione cattolica, il 14 dicembre 2020 è stata siglata l’intesa fra il Ministero dell’Istruzione e la CEI per far partire il nuovo concorso di religione cattolica,previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19.

Il requisito principale di accesso è il possesso per i candidati della certificazione dell’idoneità diocesana: “è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso”.

Tuttavia, il testo dell’intesa ricorda che i posti messi a bando nella singola Regione per il “personale docente di religione cattolica, in possesso del riconoscimento di idoneità rilasciato dall’Ordinario diocesano, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione” corrispondano a quanto stabilito dall’articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge n. 126 del 2019“.

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Concorso ordinario infanzia primaria

C’è anche da parte di Viale Trastevere la volontà di avviare nuovo concorso ordinario per infanzia e primaria. La bozza di decreto è presentata ai sindacati e sarebbe un aggiornamento del Decreto del 5 novembre 2021, utilizzato per lo svolgimento del concorso ordinario 2020.

L’aggiornamento avviene alla luce della modifica apportata dal decreto PA bis alle prove e all’integrazione delle graduatorie con gli idonei che coprono i posti dei vincitori rinunciatari.

I requisiti per accedere al concorso sono:

a. abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente oppure
b. diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002 e, in particolare:
b.1. per i posti comuni della scuola primaria, il candidato in possesso del titolo di studio conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998 aventi valore di abilitazione ivi incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27;
b.2. per i posti comuni della scuola dell’infanzia, il candidato in possesso del titolo di studio conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998 aventi valore di abilitazione ivi incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27.

Per le procedure per i posti di sostegno su infanzia e primaria, è richiesto inoltre il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.

Per quanto riguarda le prove, sono previste una prova scritta, una prova orale e la valutazione dei titoli

La prova scritta e la prova orale si supera con il punteggio di almeno 70/100, i titoli valgono max 50 punti.

Al momento non si conosce una data o un periodo in cui sarà bandito il concorso.

TUTTI I DETTAGLI

Concorso Dirigente Scolastico: a breve il bando

E se il docente vuol diventare Dirigente Scolastico? A breve è atteso il bando per il nuovo concorso ordinario.

I requisiti richiesti per la partecipazione al concorso Dirigenti Scolastici sono i seguenti:

  1.  appartenere al personale docente delle istituzioni scolastiche statali ovvero al personale educativo delle istituzioni educative statali;
  2. essere assunto con contratto a tempo indeterminato nelle istituzioni scolastiche ed educative statali;
  3. essere stato confermato in ruolo (quindi con anno di prova superato);
  4. essere in possesso di una delle seguenti lauree:
  • laurea magistrale;
  • laurea specialistica;
  • diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al DM n. 509/1999;
  • diploma accademico di II livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
  • diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore.
  • aver svolto5 anni di servizio Approfondisci
  • essere in possesso dei requisiti generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni.

N.B. I titoli di studio  conseguiti all’estero sono considerati validi per l’ammissione al concorso se dichiarati equipollenti o equivalenti a titoli universitari italiani secondo la normativa vigente.

Concorso per dirigenti scolastici. Corso preparazione: 285 ore di lezione, simulatore preselettiva, modulo informatica e modulo inglese. Prezzi a partire da 299 euro

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