di Andrea Camurani
Il 53enne a gennaio 2021 è stato assolto in via definitiva dall’accusa di avere ucciso la studentessa. Ha trascorso in carcere 3 anni e mezzo, tra il 2016 e il 2019. Aveva chiesto un risarcimento di oltre 350 mila euro
La quinta Corte d’Appello di Milano ha accolto l’istanza di riparazione per ingiusta detenzione e ha liquidato oltre 303 mila euro a Stefano Binda, il 53enne assolto nel gennaio 2021 in via definitiva dall’accusa di avere ucciso la studentessa Lidia Macchi. L’uomo è stato in carcere 3 anni e mezzo, tra il 2016 e il 2019, fino all’assoluzione in appello. Lo scorso maggio, in aula, aveva chiesto un «indennizzo» di oltre 350mila euro.
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12 ottobre 2022 (modifica il 12 ottobre 2022 | 15:45)
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, 2022-10-12 13:37:00, Il 53enne a gennaio 2021 è stato assolto in via definitiva dall’accusa di avere ucciso la studentessa. Ha trascorso in carcere 3 anni e mezzo, tra il 2016 e il 2019. Aveva chiesto un risarcimento di oltre 350 mila euro, Andrea Camurani