Caro affitti per gli universitari

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di Diana Romersi, Valentina Santarpia

Roma, il 30 e lode di Mirko dopo la notte accampato: Troppi 600 euro per una camera

In principio fu Ilaria: la studentessa del Politecnico di Milano che ha piantato la tenda davanti all’ateneo per accendere una luce sul problema del caro affitti ha scatenato un effetto valanga. Da Milano a Roma, e poi passando per Firenze, Bologna, Pavia, Cagliari, Torino, Bari: Sono una decina le citt dove gli studenti si stanno attivando per piantare le tende, una protesta per allertare l’attenzione delle istituzioni sulle difficolt dei fuorisede — spiega Niccol Piras, responsabile organizzativo dell’Unione degli universitari (Udu) —. Sono 700 mila in Italia, mentre i posti letto censiti solo 40 mila. Assurdo.

Ma quanti avrebbero bisogno di un alloggio perch non sono in grado di pagarselo? difficile risalire alla cifra esatta, perch le graduatorie sono gestite dagli enti regionali per il diritto allo studio. Ma certo che tutte le grandi citt, per motivi diversi, soffrono della stessa piaga. In quelle a trazione commerciale come Milano, il segmento studentesco solo uno dei tanti che affitta, insieme a un buon numero di lavoratori che gli fa concorrenza, facendo salire i prezzi. Nelle citt pi piccole come Perugia, Modena, Ferrara, c’ bassa disponibilit di alloggi. In quelle d’arte come Roma e Firenze i B&B drogano il mercato. Il risultato sempre lo stesso: I prezzi insostenibili, come racconta
Mirko Giuggiolini, 19 anni, al I anno di Giurisprudenza alla Sapienza. Mirko, che viene da Ronciglione (50 km da Roma), ha provato a fare il pendolare: Con il pullman Cotral arrivo fino a Saxa Rubra, poi il treno fino al Flaminio e la metro. Mi sveglio alle 5 per andare a lezione alle 8. Sto cercando casa, ma va malissimo: ho provato a Torpignattara o Casal Bertone, ma sono quartieri mal collegati. Ho visto una casa con 9 camere in poco pi di 100 mq vicino alla metro B, 600 euro a stanza spese escluse, due bagni. Come si fa?. Per questo Mirko ha deciso di dormire in tenda, ed l che tornato ieri dopo aver preso 30 e lode in diritto pubblico.

Elettra Luna Lucassen, 21 ann i, al terzo anno in Scienze dell’educazione alla Sapienza, una casa ce l’ha: in zona Re di Roma, una stanza in un appartamento con altre 4 persone, dove paga 400 euro pi le spese. Sono stata tre mesi a cercare — racconta — ma nei quartieri limitrofi all’universit non ho mai trovato a meno di 550 euro. Ho cercato di evitare l’affitto in nero, terrorizzata dall’esperienza dei miei amici: c’ chi senza contratto stato cacciato con il preavviso di sole due ore.

Una giungla che le istituzioni conoscono: Che il problema affitti ci sia indubbio ma siamo al lavoro con il ministro dell’Universit Anna Maria Bernini, abbiamo gi realizzato 8 mila nuovi posti — spiega il presidente della Conferenza dei rettori (Crui), Salvatore Cuzzocrea —. La soluzione riconvertire edifici per dare subito alloggi a prezzi pi bassi agli studenti nelle residenze. I posti di cui parla la Crui sono la prima tranche degli alloggi previsti dal Pnrr: ma l’obiettivo fissato 60 mila posti letto entro il 2026. Ne mancano 52 mila, il ministero sta lavorando su due fronti: ha istituito il gruppo di lavoro per fissare prezzi calmierati, e ha dato mandato di aprire una manifestazione di interesse a vari enti pubblici per sapere quali sono gli immobili pubblici non utilizzati dove realizzare nuovi studentati. Baster? Il sindacato Udu resta perplesso: Bisogna uscire dalla logica dell’eccezionalit — dice Piras — mettere 50 milioni nel fondo affitti statale, fissare un tetto agli aumenti, e cambiare la politica fiscale sulla casa.

10 maggio 2023 (modifica il 10 maggio 2023 | 08:53)

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