Il cardinale Becciu ricevuto dal Papa: «Incontro cordiale, gli ho fornito  i chiarimenti necessari»

Spread the love

di Gian Guido Vecchi

Il prelato, indagato per associazione a delinquere nell’ambito della vicenda sul palazzo di Londra, aveva registrato con un audio il pontefice in una conversazione privata. E poi aveva detto: «Vuole la mia morte»

Il cardinale Angelo Becciu è stato «ricevuto in udienza dal Santo Padre nel pomeriggio di sabato scorso», ha fatto sapere lo stesso cardinale all’agenzia Ansa. «È stato, come sempre, un incontro cordiale. Oltre a fornirgli i chiarimenti che ho ritenuto necessari, gli ho manifestato e rinnovato la mia devozione assoluta». Becciu non dice altro a proposito dei «chiarimenti necessari», ma è evidente che per lui si trattasse di spiegare sia il fatto di aver registrato di nascosto una telefonata al Papa sia il contenuto delle chat con i familiari contenute nell’informativa della Guardia di Finanza di Oristano e rese note la settimana scorsa in aula dal promotore di Giustizia Alessandro Diddi, il «pm» vaticano, durante il processo che vede lo stesso cardinale imputato per lo scandalo degli investimenti con i fondi della Segreteria di Stato.

«Non pensavo arrivasse a questo punto: vuole la mia morte», scriveva del Papa il cardinale a Giovanna Pani, madre di Maria Luisa Zambrano, la nipote che il 24 luglio ha aiutato Becciu a registrare con una app la telefonata nella quale il cardinale cercava invano di far dire a Francesco che era stato lui ad autorizzarlo a fare le spese per le quali è imputato. Nelle chat scoperte dopo il sequestro dei cellulari, e corredate dai finanzieri di un glossario sardo-italiano per aiutarne la comprensione – tipo «Zizzu», ovvero «Ciccio» Francesco per il pontefice, e «puzzinosos», o «fetenti» e pure «demoni» — familiari e amici insultano il pontefice, «è cattivo, vuole la tua fine….è un gran vigliacco», e a un certo punto a Becciu che scrive «Buongiorno! Un bel programma per oggi», un utente scrive: «Un colpo in testa al Papa».

Dopo lo scoppio dello scandalo, il 24 settembre 2020 il Papa aveva tolto a Becciu tutti i «diritti e le prerogative del cardinalato» e, con un motu proprio del 20 aprile 2021, permesso che per la prima volta un cardinale finisse sotto processo in Vaticano. Nell’agosto scorso, tuttavia, gli aveva permesso di ritornare a partecipare al concistoro e alle riunioni cardinalizie. Finché la settimana scorsa sono saltate fuori le chat, pubblicate dai giornali venerdì. Di qui i «chiarimenti necessari» e la garanzia della «devozione assoluta» al Papa, l’indomani. «Egli mi ha incoraggiato, rinnovandomi l’invito a continuare a partecipare alle celebrazioni cardinalizie», dice Becciu. «Il Santo Padre mi ha autorizzato a rendere noto questo».

28 novembre 2022 (modifica il 28 novembre 2022 | 12:06)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-11-28 11:53:00, Il prelato, indagato per associazione a delinquere nell’ambito della vicenda sul palazzo di Londra, aveva registrato con un audio il pontefice in una conversazione privata. E poi aveva detto: «Vuole la mia morte» , Gian Guido Vecchi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.