di Redazione Cronache
Avni Mecja, operaio di origini albanesi, dopo il delitto era scappato in patria. Questa notte l’ammissione al magistrato. Nel 2019 e nel 2020 la moglie, 35 anni, si era rivolta alle forze dell’ordine
Un lunghissimo confronto con gli inquirenti, poi la confessione. Alle 3 di questa notte Avni Mecja, l’operaio di origini albanesi, ha ammesso al magistrato di aver ucciso la compagna Alexandra Elena Mocanu, la donna di 35 anni originaria della Romania trovata senza vita la scorsa domenica pomeriggio nel suo appartamento di viale Trieste a Bolzano. Ed è attesa ora la convalida dell’arresto da parte del Gip; mentre oggi verrà eseguita l’autopsia.
L’omicidio era avvenuto sabato notte durante un litigio. Domenica mattina, dopo aver avvolto la salma in una coperta, Mecja aveva abbandonato l’appartamento con la macchina della moglie per raggiungere prima Verona e da lì l’aeroporto di Treviso. In aereo era scappato in Albania, Paese d’origine. Ieri, però, probabilmente dopo essere stato convinto dai parenti, l’uomo in aereo è tornato in Italia
Tra Avni e Alexandra Elena le liti ed i conflitti non erano una novità: tanto che nel 2019 e 2020, quando vivevano ancora a Verona, la donna lo denunciò per maltrattamenti e l’uomo venne posto agli arresti domiciliari con divieto di avvicinamento.
25 ottobre 2022 (modifica il 25 ottobre 2022 | 11:42)
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, 2022-10-25 13:22:00, Avni Mecja, operaio di origini albanesi, dopo il delitto era scappato in patria. Questa notte l’ammissione al magistrato. Nel 2019 e nel 2020 la moglie, 35 anni, si era rivolta alle forze dell’ordine, Redazione Cronache