Bocciatura alunno per troppe assenze: il TAR condanna scuola e MIUR

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Il Tar di Lecce ha ritenuto che la bocciatura legata alle assenze era un provvedimento troppo severo

 

La vicenda riguarda un ragazzo di 12 anni di Gallipoli (Lecce) non ammesso lo scorso anno scolastico alla terza media per aver collezionato 335 ore di assenza, superando il limite
previsto dalla legge.

I genitori del ragazzino, al termine dello scorso anno scolastico, avevano fatto ricorso al Tar di Lecce, difesi l’avvocato Luigi Quinto. Nel ricorso il legale aveva evidenziato non solo come il rendimento scolastico del ragazzino fosse superiore alla sufficienza ma soprattutto come le assenze maturate fossero frutto di problemi legati ad una patologia intestinale oltre che
alla difficile separazione in corso dei genitori, con la madre residente a Gallipoli e il padre a Roma, e di come l’istituto scolastico non avesse mai provveduto ad allertare la famiglia
per le assenza che lo studente stava maturando.

Motivazioni che hanno portato i giudici amministrativi a concedere così lo scorso anno la sospensiva permettendogli di frequentare quest’anno la terza media, fino ad arrivare alla recente sentenza secondo cui «in presenza di tali elementi l’ipotesi di una bocciatura andava valutata con particolare attenzione e avrebbe necessitato di una motivazione rafforzata, anche alla luce delle possibili azioni che la scuola avrebbe potuto porre in essere nel caso specifico oltre a quelle consuete (ad esempio mediante comunicazioni alla famiglia o la convocazione dei genitori al fine di rendere noti i rischi di una non ammissione), nell’ambito di un rapporto improntato a reciproca e fattiva collaborazione».

Fonte dell’articolo: Il Sole 24 Ore



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