Bambini davanti agli schermi a pochi mesi di vita: percentuali allarmanti (58% tra gli 11 e i 15 mesi detà). Leggetegli un libro

L’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo rilancia l’allarme del Ministero della salute: un fenomeno in crescita nonostante le evidenze scientifiche sui rischi psicofisici per i bambini

Una percentuale preoccupante di bambini nella fascia di età 2-5 mesi trascorre già del tempo davanti allo schermo. L’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo (Di. Te.) segnala con allarme quanto riportano i risultati dell’indagine promossa dal Ministero della Salute e condotta dall’Istituto Superiore di Sanità. Lo studio ha coinvolto oltre 35mila mamme di bambini fino a 2 anni di età: troppi i piccoli sovraesposti a televisori, computer, tablet o telefoni cellulari. Una percentuale che continua a crescere con l’aumentare dell’età, toccando picchi del 58% tra i bambini di appena 11-15 mesi. Sono dati che devono mettere sull’attenti le istituzioni e richiedono particolare attenzione da parte dei genitori.

«Le evidenze scientifiche sui rischi per la salute psicofisica dei bambini derivanti dall’abuso delle tecnologie audiovisive e digitali sono sempre più evidenti», ha commentato il prof. Lavenia, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Di. Te. «L’invito per i genitori è quello di prestare maggiore attenzione alle abitudini e alle routine dei loro figli fin dalle prime fasi della loro vita, in modo da evitare possibili conseguenze negative sulla loro salute e sul loro sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale», ha concluso Lavenia.

Fare attenzione alle abitudini dei bambini nelle prime esperienze di vita darà i suoi frutti lungo tutto l’arco della loro esistenza. Investire nei primissimi momenti dell’infanzia significa, infatti, non solo favorire ricadute positive nel futuro del singolo, ma per l’intera comunità, tanto in termini di salute quanto di competenze cognitive e sociali, nonché di accesso a percorsi educativi e professionali. «Leggiamo ai nostri figli», ha incoraggiato il prof. Lavenia, insistendo sull’effetto positivo del sottoporre regolarmente i bambini a letture ad alta voce.

L’abuso della tecnologia sembra essere un fenomeno in costante aumento, per cui è importante promuovere iniziative per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze tecnologiche e del cyberbullismo. L’attenzione va rivolta soprattutto ai bambini e ai giovani, come indica l’Associazione Di.Te.

La salute dei nostri bambini è un bene prezioso e dobbiamo tutti fare la nostra parte per proteggerla e preservarla.

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