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Associazioni studentesche a Bianchi: «Ascolto non basta, vogliamo risposte concrete»

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Scuola

L’incontro con il ministro dell’Istruzione per discutere il rapporto tra scuola e lavoro, dopo le mobilitazioni e occupazioni

di Redazione Scuola

(ANSA)

2′ di lettura

Il 2 marzo c’è stato l’incontro tra il Forum delle associazioni studentesche (Fast) e il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per discutere il rapporto tra scuola e lavoro, dopo le mobilitazioni e occupazioni e dopo gli Stati Generali della scuola pubblica della settimana precedente. «All’incontro con il ministro abbiamo esposto, ancora una volta, le nostre riflessioni e rivendicazioni rispetto al tema del rapporto istruzione e mondo del lavoro – dichiara Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti – vogliamo l’abolizione dei Pcto e l’introduzione dell’istruzione integrata, che sappia immaginare un nuovo modo di affiancare alle nozioni teoriche una dimensione pratica e formativa, fuori, tuttavia, dalle dinamiche di produzione aziendali».

«Cambiamenti radicali»

«Da anni ribadiamo che non si può ritenere didattica ciò che educa al precariato, che sfrutta e uccide – continuano gli studenti – la morte di Lorenzo e Giuseppe in stage hanno solamente fatto venire a galla quelle che sono le contraddizioni di un modello di scuola servo delle logiche del mercato, della competizione e del profitto. Con l’istruzione integrata vogliamo mettere in critica il sistema produttivo attuale, per costruire dai luoghi della formazione un modello diverso di società».

«Siamo stati ascoltati dal ministro, ma ciò che chiediamo non sono approfondimenti e ulteriori riflessioni: vogliamo cambiamenti radicali del rapporto istruzione lavoro – conclude Bianca Chiesa, dell’esecutivo nazionale dell’Uds – ribadiamo la necessità di un tavolo di lavoro che rimetta in discussione il modello esistente, attraverso l’abolizione dei Pcto e delle altre forme attualmente vigenti di rapporto tra scuola e lavoro, distruggendo la logica di passività della scuola alle esigenze del mercato. Vogliamo che la scuola abbia un ruolo trasformativo del reale e che le studentesse e gli studenti non possano entrare nella catena produttiva, ma la rivoluzionino».

, 2022-03-02 17:45:00, L’incontro con il ministro dell’Istruzione per discutere il rapporto tra scuola e lavoro, dopo le mobilitazioni e occupazioni, di Redazione Scuola

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