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Appropriazione culturale, «cancel culture»: nell’App lo stato del dibattito

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di Redazione Cultura

Nell’inserto #539, in edicola e nell’App, l’intervista a una «sensivity reader»: nuova figura professionale chiamata a verificare che i testi non offendano le minoranze. E in digitale il focus extra sulla discussione nel mondo anglosassone (con alcuni esempi)

Il primo caso scoppiò dieci anni fa, quando un docente riscrisse «Huck Finn» sostituendo il vocabolo «nigger», per le 219 volte in cui compare, con schiavo. Il secondo caso, due anni fa, con «Il sale della terra»: una scrittrice bianca, Jeanine Cummins, narrò una storia messicana. Da allora il tema dell’appropriazione culturale è diventato talmente sensibile che gli editori statunitensi hanno oggi riempito gli uffici di «sensitivity reader», editor chiamati a verificare che i testi non offendano le minoranze etniche. Su «La Lettura» #539, in edicola e nell’App, l’intervista a una di loro ed extra nell’App, giovedì 31 marzo, il Tema del Giorno che fa il punto su questioni come appropriazione culturale e «cancel culture» nel mondo anglosassone (contenuti entrambi di Marco Bruna).

L’App (scaricabile App Store e Google Play) offre il nuovo numero dell’inserto in anteprima al sabato; un contenuto extra quotidiano (appunto il Tema del Giorno) e tutto l’archivio delle uscite dal 2011 a oggi. Il prezzo dell’abbonamento è di 3,99 euro al mese o 39,99 l’anno, con una settimana gratuita (sottoscrivibile anche da qui). Per chi si abbona tutti i contenuti dell’App sono raggiungibili anche da desktop, a partire dalla propria pagina Profilo. Inoltre, l’abbonamento si può regalare da questa pagina o acquistando una Gift Card nelle Librerie.coop.

Tra i Temi del Giorno dell’App – raggiungibili nella sezione Temi – è possibile leggere anche una mappa letteraria di Vanni Santoni dedicata a Berlino. Crocevia del Novecento, la città conserva tuttora un’anima ribelle e cosmopolita: e così l’itinerario non può non passare da Berlin Alexanderplatz di Alfred Döblin, opera della fine degli anni Venti; altre tappe attraverso il Novecento sono il romanzo di Christopher Isherwood Addio a Berlino, il capolavoro La spia che venne dal freddo di John le Carré, la città ritratta da Christiane F. nel suo Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino e molti altri ancora. A tracciare questa mappa è lo scrittore Vanni Santoni. Nel numero 539 de «la Lettura» – in edicola e nella stessa App -, il critico letterario Ermanno Paccagnini recensisce inoltre il nuovo romanzo di Vincenzo Latronico, Le perfezioni (Bompiani), ambientato a Berlino.

Tra i Temi disponibili nell’App, anche un approfondimento extra, curato da Cecilia Bressanelli e Stefano Bucci, sulle opere più premiate di Steve McQueen, come artista e come regista. Mentre il cineasta e artista britannico parla a tutto campo (video, cinema, politica…) nel supplemento #539 in edicola e nell’App: lo ha incontrato da Vincenzo Trione in vista della mostra a Milano, dal 31 marzo, all’Hangar Bicocca, Sunshine State.

Sempre in ambito artistico, un’Accademia per le donne fu fondata a Parigi a inizio ’900 da Maria Caira, nota come Madame Vitti: su «la Lettura» #539 in edicola e App ne scrive Edoardo Sassi; mentre nella sezione Temi dell’App è disponibile l’incipit del libro Madame Vitti (Sellerio), a lei dedicato da Marco Consentino e Domenico Dodaro. E sempre in digitale, nella sezione Temi, si parla anche delle opere adatte a un pubblico di bambini e ragazzi in vetta alla speciale classifica dei libri più tradotti al mondo; ne scrive Severino Colombo: il capolavoro del francese Antoine de Saint-Exupéry Il Piccolo Principe è al primo posto assoluto, tradotto in oltre 380 lingue. Nel numero 539 de «la Lettura», in edicola e nell’App, una visual data di Sofia Chiarini è dedicata proprio ai libri più tradotti del mondo ed è accompagnata da un articolo di Fausto Malcovati sull’autore ucraino più tradotto, il poeta ucraino Taras Shevchenko con l’opera Testamento.

Spazio anche al teatro tra i Temi dell’App. Di una terza età molto attiva sul palcoscenico, ovvero grandi interpreti over settanta, attori e attrici importanti impegnati in teatro in ruoli da protagonisti, si occupa Emilia Costantini. Che, inoltre, nel numero 539 de «la Lettura» – in edicola e nella stessa App -, intervista Renato Carpentieri, 79 anni il prossimo 2 aprile, in occasione de Il complice: commedia di Friedrich Dürrenmatt, di cui è interprete e regista e che è in scena dal 31 marzo al 10 aprile al Teatro San Ferdinando di Napoli.

Quanto a «la Lettura» #539, in edicola e nell’App, il supplemento si interroga su che fine ha fatto l’amore in tempi di conflitti e paura, e dopo anni di pandemia. E per rispondere interpella in proposito il teologo Severino Dianich, il critico e scrittore Antonio Prete e la latinista Donatella Puliga, che si confrontano in un dialogo. E ricordano, tra l’altro, le parole confortanti di Isaia («spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri»), e di Dante («l’amor che move il sole e l’altre stelle»). Riflettere su valori comuni: due candidati al Premio dell’Unione Europea per la Letteratura, l’ucraina Eugenia Kuznetsova e l’italiano Daniele Mencarelli, nella conversazione a cura di Alessia Rastelli, parlano della necessità di ritrovare una «lingua dell’umanità». Anche Jeff Kinney, il papà della Schiappa, incontrato da Cristina Taglietti, si interroga sulla funzione degli autori in questi tempi. E di nuove visioni del futuro, a partire dal saggio di Roberto Paura (Occupare il futuro, Codice edizioni), scrive Danilo Zagaria.

E pensare che l’umano è un mistero così complesso: al legame tra emozioni e cervello ha dedicato i suoi studi lo scienziato Karl Deisseroth (Proiezioni. Una storia delle emozioni umane, Bollati Boringhieri); ne scrive Giorgio Vallortigara. Al mistero della memoria è legato anche il racconto che chiude «la Lettura», di Tom Malmquist, autore de L’aria intorno a noi (NN Editore).

Di altre svolte del mondo d’oggi si parla nelle varie sezioni del supplemento. Come nelle Maschere, con il progetto Parola ai giovani del cantautore Giovanni Caccamo (il suo nuovo album s’intitola Parola), con 15 incontri negli atenei italiani: ne scrive Cecilia Bressanelli.

25 marzo 2022 (modifica il 30 marzo 2022 | 21:59)

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, 2022-03-30 20:00:00, Nell’inserto #539, in edicola e nell’App, l’intervista a una «sensivity reader»: nuova figura professionale chiamata a verificare che i testi non offendano le minoranze. E in digitale il focus extra sulla discussione nel mondo anglosassone (con alcuni esempi) , Redazione Cultura

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