L’analisi di Sconcerti: Milan squadra matura. Juventus, l’Europa League un nuovo inizio

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di Mario Sconcerti

Il Milan con il Salisburgo ha risposto di forza, ha giocato da squadra matura, il migliore è stato Giroud. Per la Juventus l’Europa League può essere un nuovo inizio, io ho visto miglioramenti

Il Milan finisce il girone con 6 punti in più della scorsa Champions. Sono il giusto prezzo di una crescita di squadra che è stata evidente e costante. Sia come parte tecnica che come gruppo. Il Salisburgo era un avversario insolito, difficile da battere, quasi impossibile da dominare. Il Milan lo ha prima battuto, poi dominato. Ha avuto anche fortuna, ci sono stati tanti minuti in cui il Salisburgo aveva preso ritmo e giocava di classe. Lì il Milan ha risposto di forza, mettendo meno ordine ma la stessa corsa dei suoi giovani avversari. Una partita da squadra matura, che rifiutava per autostima anche soltanto l’eventualità di perdere. Il migliore è stato Giroud, e questa non è una novità. Importante è stato anche Krunic, giocatore non eccelso ma intelligente, forse il più utile tra i centrocampisti offensivi del Milan. Perché sa dare una mano a tutti e pesa spesso sul gioco.

Tomori ha salvato almeno tre volte situazioni molto complesse. È stata una partita a tratti entusiasmante, il ritmo ha portato errori e gli errori sono spesso diventati prodezze. Adesso che si spalanca l’idea dell’Europa, direi che è più tempo di divertirsi che darsi traguardi. Il Milan non è imbattibile, lo ha dimostrato, ma ha qualcosa di profondamente suo, un calcio quasi privato, fatto di equilibrio e sorprese. Sarà un brutto avversario per tutti.

Argomento molto diverso la Juventus. Una partita impropria, un po’ triste, quasi già vista. Ma a me la squadra è sembrata cresciuta. Non è la serata giusta per dirlo, ma c’erano stati miglioramenti anche sabato scorso a Lecce. C’è più movimento, più interesse al risultato. In Champions il disastro è stato Haifa, lì è caduta una parte importante di stagione. Oggi resta Chiesa e una diversa Europa. Dal punto di vista tecnico può essere un piccolo disastro, ma da quello del gruppo è quasi una salvezza.

L’Europa League, se la Juve vuole, è un nuovo inizio. Da essere un torneo degli altri, è diventata quasi un’occasione, pieno di grandi squadre in difficoltà. C’è un motivo per andare avanti e per continuare anche gli esperimenti con i giovani. Fondamentale sarà identificare un gruppo reale, di fiducia, che oggi continua purtroppo ogni giorno a cambiare. Il nostro calcio nel complesso porta a casa un risultato migliore di un anno fa, quando uscirono subito Milan e Atalanta. Solo il Napoli è riuscito però a vincere il girone. Nessuna delle altre tre ha fatto punti con le squadre arrivate prima. Ma ora si ricomincia.

3 novembre 2022 (modifica il 3 novembre 2022 | 07:49)

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