Accesso gratuito ai musei, ConfSAL protesta: Perché ai docenti sì e agli Ata no? Sono ingiustamente discriminati

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Il personale ATA rappresenta una componente importante del sistema scolastico, tuttavia, è escluso da alcune iniziative culturali.

ConfSAL, attraverso il suo segretario generale, Raffaele Di Lecce, ha portato alla luce la disparità esistente nel provvedimento che consente l’ingresso gratuito ai musei, aree e parchi archeologici, nonché ai complessi monumentali dello Stato, riservato unicamente al personale docente.

La questione dell’accesso ai beni culturali è cruciale non solo per l’arricchimento personale ma anche per contribuire a una più ampia consapevolezza e apprezzamento del patrimonio culturale italiano. Il personale ATA, sia a tempo determinato che indeterminato, è attualmente escluso da tale iniziativa, una lacuna che ConfSAL desidera colmare attraverso un intervento correttivo del Ministero. Di Lecce auspica che il personale ATA venga incluso nel provvedimento, sottolineando l’importanza dell’accesso alla cultura come diritto di tutto il personale scolastico senza distinzioni.

Un altro punto di disaccordo riguarda la Carta del Docente, una misura volta a sostenere l’aggiornamento professionale dei docenti attraverso un credito di 500 euro annui per l’acquisto di libri e materiali didattici, o la partecipazione a iniziative di aggiornamento. Secondo ConfSAL, anche il personale ATA dovrebbe beneficiare di tale misura, in quanto parte integrante del sistema scolastico. Di Lecce ha ribadito che l’esclusione del personale ATA da questa iniziativa è una norma iniqua e lesiva, che va rivista per garantire equità e riconoscimento a tutti i lavoratori del settore scolastico.

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