L’esperienza è stata raccontata da un nostro utente sulla FanPage di OrizzonteScuola. Non si tratta di una novità, sebbene il caso sia da evidenziare. Infatti, negli ultimi anni, sempre più docenti segnalano un incremento delle difficoltà degli studenti nel gestire la pressione legata alle interrogazioni. Episodi in cui gli alunni manifestano stati di agitazione anche intensi sono diventati frequenti. Soluzione? Interrogazioni “telefonate”, cioè pianificate che se da un lato risolvono il problema dell’ansia, dall’altro sono fonte di lamentela da parte dei docenti per svariati motivi.
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Oggi mio figlio non viene a scuola perché lei interrogava ad estrazione e questa cosa non lha fatto dormire, lansia da interrogazione. Genitori iperprotettivi o bisogno di aggiornamento delle metodologie?
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