Gis Art, come funziona l’«Uber dei cannoni» dell’esercito ucraino: in 30 secondi geolocalizza i bersagli russi

Gis Art, come funziona l’«Uber dei cannoni» dell’esercito ucraino: in 30 secondi geolocalizza i bersagli russi

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di Saverio Alloggio

Un programmatore di 34 anni ha sviluppato Gis Art. Si tratta di un’applicazione che, sfruttando i satelliti e l’intelligenza artificiale, permette all’Ucraina di geolocalizzare i bersagli russi in 30 secondi e colpirli

L’andamento sul campo della guerra tra Ucraina e Russia non dipende solo dalle armi. Siamo probabilmente di fronte al conflitto che più di qualsiasi altro del passato è condizionato dalla tecnologia impiegata. In quest’ottica va letta Gis Art, un’applicazione sviluppata da Yaroslav Sherstyukun, programmatore ucraino di 34 anni. Questa permette di geolocalizzare i bersagli russi in appena 30 secondi e di colpirli prima che abbiano il tempo di spostarsi. Una piccola rivoluzione.

Come funziona Gis Art

L’idea è basata sul concetto di aggregazione. Immaginate un servizio come Google News, nel quale convergono le fonti di informazione più disparate, suddivise per categoria (politica, economia, moda etc.). Allo stesso modo Gis Art è in grado di elaborare una quantità enorme di dati attraverso l’intelligenza artificiale, provenienti da una serie potenzialmente infinita di sorgenti: video di sorveglianza, aerei, droni, persino le segnalazioni dei cittadini su apposite chat Telegram. Il passaggio successivo avvicina l’app a Google Maps. L’elaborazione di tutti questi dati, infatti, scaturisce in una vera e propria mappa costantemente aggiornata rispetto alle posizioni del nemico e ai suoi spostamenti sul terreno di battaglia. Questo permette all’artiglieria ucraina di poter individuare rapidamente la controparte russa, correggendo il tiro dove necessario. Prima dell’avvento di questa soluzione, potevano essere necessari anche più di 15 minuti per individuare il bersaglio. Un risparmio di tempo enorme, che fa la differenza tra la vita e la morte.

Il ruolo di Elon Musk

Tutto questo ha ovviamente bisogno di un collegamento a internet per poter funzionare ed è qui che entra in gioco Elon Musk. Il patron di Tesla, attraverso la sua società SpaceX (attiva nel settore aerospaziale), ha infatti sviluppato da qualche anno il sistema Starlink. Si tratta di una costellazione di satelliti pensati per l’accesso a internet satellitare in banda larga in qualsiasi parte del mondo. Esattamente ciò che è necessario in uno scenario bellico, nel quale la normale infrastruttura di rete è tra i primi bersagli del nemico. L’imprenditore americano ha offerto all’Ucraina l’utilizzo di Starlink fin dall’inizio della guerra. A differenza delle altre tipologie di connessione, la Russia non riesce ovviamente a “buttarla giù” e dunque Gis Art può funzionare e offrire il proprio vantaggio strategico. Anche perché ha una precisione che oscilla tra i sei e i venticinque metri che, nell’ambito dell’artiglieria, significa centrare praticamente sempre i bersagli. C’è chi l’ha ribattezzata “l’Uber dei cannoni”. L’app è infatti in grado di assegnare le priorità, assegnando a ciascun elemento di artiglieria il bersaglio più a tiro. Esattamente come il noto servizio di trasporto automobilistico stabilisce una connessione tra il cliente e il mezzo geograficamente più vicino.

Il Tactical Fire Direction System degli Usa

L’antenato di Gis Art può essere considerato il Tactical Fire Direction System (TACFIRE) dell’esercito statunitense. Impiegato, pensate, a partire dal 1959 e la cui dismissione (a favore di soluzioni più moderne) è avvenuta solo nel 1994. Un sistema che all’epoca ha automatizzato le funzioni di comando e controllo dell’artiglieria da campo, proprio come la creatura di Sherstyukun. TACFIRE sfruttava computer e varie tipologie di dispositivi remoti, in grado di comunicare tra loro mediante onde radio e via cavo. Un sistema inevitabilmente soggetto a interruzioni causate dalle condizioni precarie del territorio in uno scenario di guerra, con il concetto di intelligenza artificiale che probabilmente non era mai stato neanche nominato. Potremmo dunque essere di fronte all’asso nella manica dell’esercito ucraino. Del resto la cronaca della guerra ci racconta come, su alcuni fronti (come le pianure a est), sia l’artiglieria pesante a recitare un ruolo da protagonista. L’Ucraina potrebbe dunque aver trovato in un software il vantaggio strategico rispetto alla superiorità numerica della Russa.

13 maggio 2022 (modifica il 13 maggio 2022 | 13:37)

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, 2022-05-13 11:54:00, Un programmatore di 34 anni ha sviluppato Gis Art. Si tratta di un’applicazione che, sfruttando i satelliti e l’intelligenza artificiale, permette all’Ucraina di geolocalizzare i bersagli russi in 30 secondi e colpirli, Saverio Alloggio

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