I ragazzi promuovono l’alternanza e apprezzano le iniziative di orientamento

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I ragazzi promuovono l’alternanza e apprezzano le iniziative di orientamentoOltre il 70% è soddisfatto delle esperienze di alternanza scuola lavoro e l’82% apprezza le iniziative di orientamento.

di Alessia Tripodi

 Ma, se potesse tornare indietro, il 34% sceglierebbe un’altra scuola. È l’identikit dei diplomati italiani disegnato dall’indagine 2017 di Almadiploma e Almalaurea, condotta su oltre 45mila diplomati a luglio 2017 in 290 scuole italiane di Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino Alto-Adige, Liguria, Puglia e Toscana. L’indagine, presentata ieri, analizza il tema dell’orientamento degli studenti delle scuole superiori, le loro scelte su università e mondo del lavoro e gli strumenti a disposizione degli istituti per guidarli nelle decisioni sul loro futuro.

Il profilo dei diplomati
I ragazzi intervistati da Almadiploma sono soprattutto diplomati liceali (55%), seguiti dai tecnici (35%) e professionali (10%), il 6% dei quali di cittadinanza estera, in gran parte rumeni, albanesi e marocchini. I percorsi più frequentati sono il liceo scientifico (24%), il tecnico economico (18%) e il tecnico tecnologico (17%).Il voto medio di diploma è 77 su 100 (è 78,9 nei licei, 75,2 negli indirizzi tecnici e 72,7 nei professionali), con un 6% di eccellenze (con 100 e 100 e lode). Nei licei, il 92% dei diplomati ha conseguito il titolo di studio senza ripetenze, percentuale che scende all’84% negli indirizzi tecnici e al 78% nei percorsi professionali. L’indagine conferma la stretta relazione tra contesto familiare di provenienza e scelta del tipo di scuola: ancora oggi, la percentuale di diplomati con genitori laureati è massima fra chi ha frequentato il liceo classico (59%) e scientifici (43%), mentre si riduce fra gli istituti tecnici (14% tecnico tecnologico e 13% tecnico economico) e i professionali (dall’11% del professionale per i servizi all’8% del professionale per l’industria e l’artigianato).

Diplomati “pentiti”
Il 34% degli studenti non rifarebbe la scelta fatta dopo le medie, con un 26% che – potendo tornare indietro – cambierebbe sia scuola che indirizzo di studi. La quota di “pentiti” è più elevata tra i professionali (50%), seguiti dai tecnici (47%), e dai liceali (44%) e tutti farebbero altre scelte soprattutto per studiare materie diverse (nel 41% dei casi), per frequentare un corso che prepari meglio al mondo del lavoro (20%, ma negli istituti professionali si arriva al 30%) o più adatto ai successivi studi universitari (16%).

Alternanza per oltre il 50% dei diplomati
L’indagine rivela che, a due anni dall’introduzione della legge sulla Buona scuola, che ha sancito l’obbligo di attività di formazione “on the job”, il 54% dei diplomati 2017 ha svolto un’attività di alternanza scuola lavoro. Si tratta soprattutto di diplomati professionali (96%) e tecnici (80%), mentre ai licei il tasso non supera il 30 per cento. Il 36% dei ragazzi ha svolto esperienze di breve durata, entro le 80 ore, mentre il 34% ha dedicato a queste attività oltre 150 ore. I dati, sottolinea Almadiploma, mettono in evidenza «la coerenza» tra l’indirizzo di studio e il settore nel quale l’attività di alternanza scuola-lavoro si è realizzata: per i liceali si svolge soprattutto nel settore dell’istruzione e nei servizi culturali, ricreativi e sportivi (rispettivamente 24% e 15%), per chi frequenta i tecnici nelle attività manifatturiere e costruzioni e in ambito informatico, ricerca e servizi alle imprese (rispettivamente 18% e 16%), per i professionali nel settore alberghiero e nel socio-sanitario (rispettivamente 19% e 14%). Un’esperienza valutata positivamente dai ragazzi, che si dicono soddisfatti delle attività di tutoraggio aziendale (nell’81% dei casi) e scolastico (74%), percentuali che salgono rispettivamente all’88% e all’83% tra i professionali. Più in generale, l’85% dei giovani (il 92 tra i professionali) dichiara che l’alternanza è stata utile per la formazione, mentre il 76% (85% tra i professionali)ne ha apprezzato la coerenza con le discipline scolastiche.

Il 13% di “incerti” alla vigilia del diploma
Alla vigilia dell’esame di maturità, la quota degli incerti su cosa fare dopo il diploma è del 13%, percentuale che sale al 20% tra i tecnici e professionali (7% nei licei). Anche, secondo, i dati oltre la metà dei diplomati intervistati (55%) è soddisfatto delle attività di orientamento realizzate all’interno dei percorsi scolastici. Il rapporto ha anche analizzato l’opinione espressa dagli studenti che hanno svolto il percorso di orientamento on line AlmaOrièntati, scoprendo che per l’82% dei giovani si è rivelato uno strumento efficace di orientamento alla scelta post-diploma.

Studio all’estero soprattutto per i liceali 
Secondo Almadiploma il 33% degli studenti ha compiuto esperienze di studio all’estero, più frequenti, come ovvio, tra i diplomati del linguistico, seguiti dal liceo classico (46%), dallo scientifico (39%), dal tecnico economico (32%), dal liceo musicale e coreutico (30%) e dal liceo delle scienze umane (28%). Negli altri indirizzi, le esperienze di studio all’estero raggiungono al massimo il 20%. Le destinazioni più gettonate sono il Regno Unito (35% delle esperienze), la Spagna (16%), l’Irlanda (15%), la Francia (10%) e la Germania (7%). Il 33% dei giovani, infine, possiede diplomi che certificano le competenze linguistiche (come Pet, First Certificate, Toefl).

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Fonte dell’articolo: IlSole24Ore




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