Gli aumenti a chi è in pensione

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Aumenti stipendiali hanno effetto anche per i pensionati 2016 e 2017

Il comma 2 dell’art.36 del nuovo contratto scuola 2016/2018 chiarisce che i benefici economici risultanti dalla applicazione dell’art. 35 (Incrementi degli stipendi tabellari) sono computati ai fini previdenziali, secondo gli ordinamenti vigenti, alle scadenze e negli importi previsti dalla tabella A1, nei confronti del personale comunque cessato dal servizio, con diritto a pensione, nel periodo di vigenza del presente contratto. Agli effetti dell’indennità di buonuscita o altri analoghi trattamenti, nonché del trattamento di fine rapporto, dell’indennità sostitutiva del preavviso e dell’indennità in caso di decesso di cui all’art. 2122 C.C., si considerano solo gli aumenti maturati alla data di cessazione del rapporto di lavoro.

Si prevedono, comunque, tempi lunghi per le erogazioni.


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