Due tamponi e certificato per tornare in classe

Due tamponi e certificato per tornare in classe

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Sul fronte Covid-19 le vere “osservate speciali” restano le scuole. In attesa che passino le «2-3 settimane» che serviranno all’Istituto superiore di sanità (Iss) per fare un bilancio sull’effetto che la riapertura ha avuto sul quadro epidemiologico complessivo, dal ministero della Salute arriva un chiarimento sulla procedura da seguire per riammettere in classe lo studente/docente contagiato . In una circolare inviata a ministeri, Regioni e associazioni varie, il dicastero di Roberto Speranza indica in due tamponi in 24 ore (entrambi negativi), seguiti dal certificato del medico di famiglia o del pediatra, la condizione per uscire dall’isolamento.

Il chiarimento, che di fatto ribadisce le indicazioni già fornite ad agosto dall’Iss, si è reso necessario dopo alcune fughe in avanti (o all’indietro) dei governatori che soprattutto sui certificati stavano procedendo in ordine sparso. A caldeggiarlo è stato lo stesso ministero dell’Istruzione che dal 28 settembre avvierà un monitoraggio sulla situazione dei contagi scuola per scuola. Ogni lunedì i singoli istituti dovranno aggiornare il loro bollettino interno su eventuali casi di contagio e giorni di chiusure. Così da controllare centralmente una situazione che dal 14 settembre a oggi – stando ai numeri raccolti da un giovane ricercatore e uno studente universitario, Vittorio Nicoletta e Lorenzo Ruffino (su cui si veda Il Sole 24Ore di ieri) sulla base delle notizie di cronaca locale- ha interessato oltre 400 scuole sparse lungo la penisola (75 delle quali sono state già chiuse).

Sullo sfondo c’è poi la partita dei test salivari a cui sottoporre prof e alunni per favorire uno screening di massa. Dopo la voce contro che si è alzata nei giorni dall’Istituto Spallanzani di Roma ieri è arrivata quella “pro”. Per Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Cts.«il test antigenico rapido utilizzato attualmente negli aeroporti potrebbe essere quello più adatto ad essere impiegato nelle scuole». In attesa della prossima puntata.

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