Annessi e connessi

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Non so se il prof. Orsini sia putiniano, ma di sicuro Putin non è più orsiniano. Ha dimenticato di definire «annessione» l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, nonostante la prof.ssa Di Cesare gli avesse suggerito da tempo la risposta esatta. E ha persino negato che la scelta di campo di quei due Paesi rappresentasse di per sé un gesto minaccioso nei confronti del suo, smentendo clamorosamente la compagnia disarmante (a senso unico) dei talk show.

Putin allineato sulle posizioni dei «giornaloni»? In realtà si conferma il classico boss che rispetta soltanto chi non ha paura di lui, ma forse sta succedendo qualcosa. Il colonnello Mikhail Khodaryonok, analista militare del primo canale, ha ammesso che la guerra va male, la Russia è sempre più isolata e la situazione è destinata a peggiorare, rivelando un certo sprezzo del pericolo, ma soprattutto — e lo trovo imperdonabile — una scarsa conoscenza delle tesi del prof. Orsini sulla forza inarrestabile della macchina bellica russa e sul sostegno alla causa da parte di Cina, India e Repubblica Galattica di Star Wars. Con l’arietta tollerante che si respira da quelle parti, al colonnello catastrofista (probabilmente una spia di Biden o, peggio, di Caprarica) si consiglia comunque un periodo di digiuno precauzionale.

P.S. Lunga vita televisiva ai pacifisti strabici, a cui vorrei sommessamente ricordare che la critica non è censura

, nemmeno quando a farla siamo noi del «mainstream», che almeno per un giorno possiamo quasi dirci putiniani.

Il Caffè di Gramellini vi aspetta qui, da martedì a sabato. Chi è abbonato al Corriere ha a disposizione anche «PrimaOra», la newsletter che permette di iniziare al meglio la giornata. La si può leggere qui.

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18 maggio 2022, 06:35 – modifica il 18 maggio 2022 | 06:35

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-05-18 04:37:00,

Non so se il prof. Orsini sia putiniano, ma di sicuro Putin non è più orsiniano. Ha dimenticato di definire «annessione» l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, nonostante la prof.ssa Di Cesare gli avesse suggerito da tempo la risposta esatta. E ha persino negato che la scelta di campo di quei due Paesi rappresentasse di per sé un gesto minaccioso nei confronti del suo, smentendo clamorosamente la compagnia disarmante (a senso unico) dei talk show.

Putin allineato sulle posizioni dei «giornaloni»? In realtà si conferma il classico boss che rispetta soltanto chi non ha paura di lui, ma forse sta succedendo qualcosa. Il colonnello Mikhail Khodaryonok, analista militare del primo canale, ha ammesso che la guerra va male, la Russia è sempre più isolata e la situazione è destinata a peggiorare, rivelando un certo sprezzo del pericolo, ma soprattutto — e lo trovo imperdonabile — una scarsa conoscenza delle tesi del prof. Orsini sulla forza inarrestabile della macchina bellica russa e sul sostegno alla causa da parte di Cina, India e Repubblica Galattica di Star Wars. Con l’arietta tollerante che si respira da quelle parti, al colonnello catastrofista (probabilmente una spia di Biden o, peggio, di Caprarica) si consiglia comunque un periodo di digiuno precauzionale.

P.S. Lunga vita televisiva ai pacifisti strabici, a cui vorrei sommessamente ricordare che la critica non è censura

, nemmeno quando a farla siamo noi del «mainstream», che almeno per un giorno possiamo quasi dirci putiniani.

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18 maggio 2022, 06:35 – modifica il 18 maggio 2022 | 06:35

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, Massimo Gramellini

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